“Credo sia necessario fare uno sforzo, ponderato, sulla riapertura delle scuole. Penso che su questo aspetto ci giochiamo il futuro di una generazione di giovani. Personalmente è da giugno che chiedo che le scuole siano aperte. Se dobbiamo assumersi un rischio è bene prenderselo per le scuole, utilizzando se serve anche il pomeriggio o il sabato mattina, gli ingressi scaglionati e un’organizzazione ‘militare’ del trasporto”. Così il presidente di Anci Toscana, e sindaco di Prato, Matteo Biffoni in merito al ritorno in classe il 7 gennaio anche per gli studenti delle superiori. Questo pomeriggio, sottolinea lo stesso Biffoni, è intanto fissato un incontro tecnico nella sede della Regione Toscana con Anci e Upi per definire gli ultimi passaggi fondamentali sul fronte dei trasporti.
“A questa generazione di giovani – ha aggiunto – abbiamo chiesto fino ad ora uno sforzo oggettivamente davvero importante perché a molti abbiamo tolto la scuola in presenza, gli abbiamo negato lo sport, e gli abbiamo tolto la socialità. Sono consapevole che sia un rischio ma stiamo veramente sacrificando un pezzo di futuro di questi ragazzi”. Per Biffoni, su tutti questi aspetti, “in Toscana c’è piena consapevolezza, e leggendo oggi le parole dell’assessore Nardini mi sembrano parole di buonsenso”.
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