Bene comune e sussidiarietà sono le parole d’ordine che guideranno la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato nel 2021. “La Fondazione è in campo per contribuire a uscire tutti insieme dalla crisi provocata dalla pandemia: vuole continuare a essere parte attiva e solidale nella fase complessa che Prato e i pratesi stanno attraversando e per supportare il possibile e necessario ritorno alla normalità”, sottolinea il presidente Franco Bini. L’ente ha già previsto per il 2021 uno stanziamento di contributi per 1,1 milioni di euro, mentre sta lavorando per dare il via libera all’utilizzo di altri 2 milioni delle sue risorse patrimoniali per finanziare interventi di housing sociale.
Coesione, concretezza e visione – “In momenti come questi occorre coesione, concretezza e visione – afferma ancora il presidente – coesione tra i vari attori del territorio per dare forza alla comunità locale, concretezza per dare efficacia alle iniziative che saranno intraprese, visione per guardare a cosa sarà il futuro di Prato dopo il Covid”.
Il 2021, come il 2020, sarà un anno che richiede un impegno straordinario. “La Fondazione ci sarà – prosegue Bini – con l’impegno condiviso per affrontare le grandi difficoltà di famiglie e persone, ci sarà con la continuità nell’erogazione dei contributi per le istituzioni e l’associazionismo nel campo della cultura, dell’istruzione e della solidarietà, ci sarà con gli investimenti per iniziative di housing sociale”.
Iniziative straordinarie per la crisi provocata dalla pandemia – Il fronte della crisi socioeconomica provocata dalla pandemia è al centro dell’attenzione: dal marzo scorso sono state messe a disposizione risorse straordinarie per circa 1 milione di euro. Per i primi mesi del nuovo anno sono già stati stanziati 200 mila euro da convogliare nel Progetto Insieme che vede uniti Comune e associazioni per affrontare le difficoltà della comunità pratese. Nel corso del 2020 la Fondazione si è mobilitata con stanziamenti per 300 mila euro finalizzati all’acquisto di macchinari e presidi ospedalieri e di altri 300 mila euro per l’emergenza sociale.
I contributi per la comunità locale – L’impegno è quello di continuare a garantire sostegno alle istituzioni e alle associazioni che operano nei settori dell’istruzione, della cultura e della solidarietà. Tutti settori messi a dura prova dalla pandemia e che devono avere la massima attenzione nella fase della ripartenza.
Per il 2021, in piena continuità con l’esercizio di bilancio dell’anno precedente, sono già stati previsti contributi per 900 mila euro. Nel 2020 gli stanziamenti hanno interessato per circa 400 mila euro realtà dell’educazioni e dell’istruzione; per altri 260 mila euro della cultura e dei beni culturali; per circa 125 mila euro il settore della solidarietà. Con queste risorse sono stati finanziati 56 progetti di enti e associazioni, mentre sono stati garantiti contributi – tra gli altri – per il Pin, la Camerata Strumentale, la Diocesi e l’Opera del Duomo, l’Emporio della Solidarietà, la Fondazione Datini e il Museo del Tessuto.
Rinnovato impegno per l’housing sociale e la ripartenza dell’economia – È una scelta a cui si sta lavorando nelle ultime settimane: la Fondazione sta valutando di impegnare nel 2021 altri 2 milioni di euro delle proprie risorse patrimoniali per un secondo programma di housing sociale, favorendo l’utilizzo di immobili già realizzati. Una iniziativa che offre risposte concrete al problema dell’emergenza abitativa (54 appartamenti anche per studenti e anziani autosufficienti) e che può dare un deciso sostegno alla necessaria ripartenza dell’economia locale. L’impegno della Fondazione si concretizza attraverso la sottoscrizione di quote del Fondo housing toscano, offrendo la garanzia per l’intervento della Cassa depositi e prestiti. L’ente ha già stanziato altri 2 milioni di euro per un primo programma di housing sociale, quello del piano di lottizzazione di Gello, che – con la medesima formula della sottoscrizione di quote – ha garantito un intervento della Cassa depositi e Prestiti di 4 milioni di euro.
Salvaguardare la Fondazione, patrimonio dei pratesi – Il patrimonio netto della Fondazione – accertamento del 2020 sul 2019 – è di 74 milioni e 320 mila euro con un aumento di circa 348 mila euro rispetto all’anno precedente. “Dobbiamo preoccuparci uniti di salvaguardare la Fondazione che è prima di tutto patrimonio dei pratesi – mette in evidenza Bini – È noto che non possiamo contare, come altre realtà, su cospicui dividenti bancari. Per salvaguardare la capacità erogativa, e quindi la stessa identità, dobbiamo fare di tutto, certo con margini di rischio prudenziale, per ottenere rendimenti significativi”.