22 Settembre 2011

Il Prato Nord Festival cala il sipario con Nesi
e Cancogni


Il Prato Nord Festival – dopo un’edizione quasi interamente dedicato alla rievocazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, attraverso il ciclismo – chiude i battenti con un fuori programma settembrino, alla presenza di un grande uomo di sport e di lettere: Manlio Cancogni (nella foto). Attivo dagli anni Cinquanta ad oggi, Cancogni ha esordito nel 1955 pubblicando “La carriera di Pimlico” nella collana “I gettoni” diretta da Elio Vittorini e ha continuato a scrivere fino a pochi anni fa, mentre i suoi libri non cessano di essere ristampati e letti. Ha vissuto a lungo negli Stati Uniti – dove ha insegnato letteratura italiana all’Università- e si è poi stabilito definitivamente nell’amata Versilia, a Pietrasanta. Alle sue spalle, anche una lunga e ricchissima carriera giornalistica, con una particolare passione per lo sport: dal calcio (è tifoso del Bologna) all’ippica, dall’atletica al ciclismo. L’incontro si terrà sabato (dalle 17,30) nel Giardino Buonamici. Per l’occasione l’assessore alla Cultura della Provincia, Edoardo Nesi- vincitore con “Storia della mia gente” ( Bompiani) dell’ultimo Premio Strega- omaggerà Cancogni con un premio alla carriera. L’incontro chiude la rassegna d’incontri letterari “L’Italia unita (anche dal Giro)” a cura di Giovanni Capecchi. L’Ingresso è libero.