Un viaggio attraverso la quotidianità dei circoli, raccontata nelle sue molteplici sfaccettature: come luoghi di socialità, condivisione, cultura e intrattenimento. Parte questa domenica, 13 dicembre, alle 19.40 su Tv Prato, “La vita è un circolo”, il nuovo format in onda sul canale 74 del digitale terrestre e in streaming su tvprato.it. In un momento di chiusura, imposta dalle norme anti Covid, queste preziose realtà si mostrano in tutto il loro valore, umano e sociale.
Prodotta da Arci e realizzata dal regista e videomaker Riccardo Iacopino, la trasmissione accende i riflettori su momenti e progetti vissuti all’interno dei circoli ricreativi della provincia di Prato, descritti dalla viva voce dei protagonisti. Interviste alla gente, testimonianze e immagini accompagneranno i telespettatori alla scoperta di un universo fatto di inclusione e solidarietà.
Ogni domenica, per 8 domeniche consecutive a partire dal 13 dicembre, sarà quindi possibile conoscere i mille volti di queste preziose realtà, in una sorta di mini documentario. Le riprese sono state registrate prima della pandemia e durante la prima ondata dell’emergenza Covid. Ogni puntata avrà un filo conduttore: dal Carnevale di Paperino (con tanto di preparazione dei carri e dei costumi) al progetto “C’è pasto per te”, ideato per i soggetti in difficoltà economica; dalle serate di musica alle testimonianze dei volontari in pizzeria, fino alle iniziative culturali delle biblioteche interne ai circoli.
“Sono stati, e sono tutt’ora, mesi difficili, in cui i nostri circoli sono rimasti tristemente vuoti mentre la nostra forza risiede nell’aggregazione – commenta Enrico Cavaciocchi, presidente Arci Prato -. Vogliamo quindi lanciare un messaggio di speranza per il futuro, per riuscire a reinventarsi pur rimanendo un punto centrale di riferimento per il territorio. Solo insieme possiamo superare le difficoltà che stiamo attraversando. E’ quindi per colmare il vuoto di questo distacco forzato che abbiamo pensato a questa serie di mini documentari. Questo è il modo che abbiamo scelto per far capire a tutti cosa ci siamo persi in questo anno di lockdown e cosa ci aspetterà il prossimo anno, quando torneremo – conclude – a vivere normalmente”.