Il sindaco Matteo Biffoni e l’amministrazione comunale esprimono dolore e cordoglio a nome proprio e di tutta la città di Prato per la scomparsa di Paolo Rossi. Nato a Santa Lucia, Prato, 64 anni fa Paolo Rossi è stato il simbolo, l’eroe del Mondiale del 1982 vinto dalla nazionale italiana, capocannoniere e vincitore del pallone d’oro nello stesso anno, capace di far sognare e gioire una Nazione intera.
Nel giorno del funerale (che sarà celebrato sabato a Vicenza) sarà proclamato lutto cittadino e la bandiera del Comune di Prato sarà a mezz’asta.
Il sindaco Matteo Biffoni ha scritto alla moglie di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, per porle personalmente le condoglianze di tutta la comunità pratese e l’assessore allo Sport Luca Vannucci, legato da una amicizia personale con la famiglia Rossi, è in contatto con il fratello. Nel rispetto delle normative anticovid se sarà possibile l’Amministrazione parteciperà al funerale del campione.
“Paolo Rossi – afferma il sindaco – deve essere di esempio soprattutto per i giovani perché è stato un grande campione, un uomo che insegna a rialzarsi sempre, un signore di grande educazione e solidi principi. Il suo sorriso e la sua gentilezza li porterò sempre nel cuore e la città di Prato celebrerà il suo concittadino come merita, nelle modalità che saranno condivise con la famiglia.
Sono molte le idee che abbiamo: la creazione di un murales, l’intitolazione dello stadio, una mostra permanente a lui dedicata. Non posso non ricordare l’affetto e la partecipazione che la città gli dedicò solo tre anni fa quando fece tappa a Prato nel suo tour mondiale la mostra ” Pablito Great Italian Emotions”, un’occasione splendida di rivivere tutte le emozioni provate dai pratesi e dagli italiani nei momenti della vittoria del Mondiale, quando l’Italia intera si ritrovò unita a festeggiare. Invito per questo tutti i pratesi a ricordare Paolo Rossi mettendo sui propri balconi e alle proprie finestre una bandiera italiana, esattamente come in quella splendida estate”.