27 Agosto 2011

Omicidio di via Nuti. Prende sempre più corpo
il movente passionale.


Sembra prendere sempre più corpo l’ipotesi del movente passionale nell’omicidio di Wen Aiquin, la donna cinese di 30 anni assassinata nella notte tra lunedì e martedì all’interno della ditta di confezioni di via Nuti di cui era la titolare.
A dare maggiore fondatezza all’ipotesi sono state anche le parole del marito della vittima. L’uomo, che si trovava in Cina al momento del delitto, una volta informato dell’accaduto aveva assicurato ai carabinieri, che indagano sul caso, che si sarebbe recato a Prato prima possibile. Giovedì pomeriggio è stato sentito al comando provinciale dei carabinieri di Prato e ha rivelato che la moglie lo aveva informato delle avances di un ex dipendente, che per un paio di mesi alla fine dello scorso anno aveva lavorato per la vittima. Sembra che l’ex dipendente – invaghito della donna – la pressasse con insistenza anche per telefono. L’omicidio potrebbe quindi essere da attribuire alla rabbia di un pretendente respinto più che a questioni lavorative.
Gli inquirenti avevano focalizzato da subito l’attenzione sull’ex dipendente, ma le ricerche dell’uomo finora hanno dato esito negativo. I carabinieri lo cercano per avere risposte a molte domande. Col passare dei giorni infatti gli indizi a suo carico sembrano aumentare, compreso il fatto che si sia volatilizzato dopo l’omicidio.    
In ogni caso al momento a carico del sospettato non ci sono prove, ma solo indizi.