SCIOPERO GENERALE: LA CAMERA DEL LAVORO DI PRATO SI MOBILITA’
Anche la Cgil di Prato si mobilita per lo sciopero generale di 8 ore, indetto a livello nazionale dalla Confederazione per il giorno 6 settembre. A livello cittadino la Cgil organizzerà una campagna di informarmazione sulle ragioni dello sciopero. Giovedì 1° settembre, presso il circolo Arci di Coiano, si terrà un’assemblea dei delegati e dei direttivi di tutte le categorie, con la presenza del Segretario Generale Regionale Toscano Alessio Gramolati. “La manovra del Governo – si legge in una note della Cgil – mostra tutta la sua iniquità verso i lavoratori e i pensionati, se guardiamo il peso complessivo delle maggiori tasse che graveranno su di essi; il taglio dei servizi, della sanità, dell’assistenza. Questo peso sociale non offre tuttavia nemmeno un aiuto alla ripresa e al rilancio dell’economia. Resta una manovra recessiva, che indebolisce il già minimo sviluppo in essere”. Secondo la Cgil “è possibile una manovra diversa, che faccia pagare soprattutto chi ha di più e chi non paga niente. A cominciare dalla lotta all’evasione”.
Allo sciopero indetto dalla Cgil parteciperà anche il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini, che ritiene fortemente iniqua la manovra del Governo.
Anche la Cgil di Prato si mobilita per lo sciopero generale di 8 ore, indetto a livello nazionale dalla Confederazione per il giorno 6 settembre. A livello cittadino la Cgil organizzerà una campagna di informarmazione sulle ragioni dello sciopero. Giovedì 1° settembre, presso il circolo Arci di Coiano, si terrà un’assemblea dei delegati e dei direttivi di tutte le categorie, con la presenza del Segretario Generale Regionale Toscano Alessio Gramolati. “La manovra del Governo – si legge in una note della Cgil – mostra tutta la sua iniquità verso i lavoratori e i pensionati, se guardiamo il peso complessivo delle maggiori tasse che graveranno su di essi; il taglio dei servizi, della sanità, dell’assistenza. Questo peso sociale non offre tuttavia nemmeno un aiuto alla ripresa e al rilancio dell’economia. Resta una manovra recessiva, che indebolisce il già minimo sviluppo in essere”. Secondo la Cgil “è possibile una manovra diversa, che faccia pagare soprattutto chi ha di più e chi non paga niente. A cominciare dalla lotta all’evasione”.