Sono stati sdoganati questa mattina 2.500 kit sierologici all’Interporto della Toscana Centrale provenienti dalla Cina. A ritirarli il consigliere regionale del Partito Democratico, Nicola Ciolini, l’imprenditore Marco Hu (che si è occupato dell’importazione dalla Cina) e Riccardo Pieraccini, amministratore delegato di Aesthetic Medical Care.
I test sierologici in seguito sono stati consegnati ai responsabili dell’ospedale di Prato. Saranno utili da subito, infatti, per lo screening sugli operatori del Santo Stefano. Così si potrà verificare lo stato di salute del personale che da settimane sta fronteggiando l’emergenza coronavirus.
“In questo modo può partire in maniera massiccia lo screening sugli operatori sanitari – spiega il consigliere regionale Pd, Nicola Ciolini – Ringrazio Hu e Pieraccini per avere contribuito a mettere a disposizione della comunità questi test. Ricordo che sono esami che servono per verificare la presenza di anticorpi al virus. Qualora risultino positivi allora si procederà col tampone”.
Sempre oggi il consigliere regionale Ciolini ha consegnato all’ospedale Santo Stefano una fornitura di pasti gourmet messi a disposizione dall’associazione Adesso Prato. Grazie ad una raccolta fondi fra soci, iscritti e amici dell’associazione, coordinata da Andrea Dominijanni e Ciro Becchimanzi, è stato possibile fornire pasti al triage, alla terapia intensiva e alla rianimazione dell’ospedale di Prato. L’idea è nata grazie al contributo di Lorenzo Bigagli che attraverso la sua attività commerciale ha garantito la fornitura.
Infine, grazie alla farmacia Il Pino, stamani sono stati consegnati al Santo Stefano 500 camici monouso che verranno utilizzati dal personale sanitario dell’ospedale.