La Misericordia di Prato si rinforza con l’ingresso di nuovi fratelli e sorelle, l’acquisizione di un centro mobile di rianimazione e di attrezzature per il settore di protezione civile. Ma soprattutto consegna al vescovo Giovanni Nerbini la massima onorificenza dell’Arciconfraternita: l’investitura a capoguardia d’onore. Come ogni anno, l’8 dicembre l’antico sodalizio della Misericordia fa festa in onore dell’Immacolata. Domani alle 10,30 nell’oratorio di San Michele in via Convenevole monsignor Nerbini presiede la messa solenne, durante la quale ci sarà la consegna della veste a venti nuovi ingressi. Accompagnati da un padrino, i vestendi riceveranno dal proposto Gianluca Mannelli e dal Vescovo il cordiglio, la cintura con la corona del rosario, e il «sarrocchino», la mantella di pelle nera da porre sopra la veste e il Vangelo, con l’invito a «perseverare nel servizio al prossimo».
Nella stessa occasione monsignor Nerbini diventerà capoguardia d’onore, un titolo onorifico, simile a una decorazione, che i fratelli e le sorelle raggiungono dopo 40 anni di servizio attivo. «Il titolo a monsignor Nerbini è ovviamente honoris causa – dice il proposto Mannelli – e glielo consegnano con piacere, così come abbiamo fatto con i suoi predecessori».
Finita la messa, la festa si sposta nella sede operativa di via Galcianese. Qui verranno premiati i confratelli che si sono distinti nei servizi svolti nel 2018. In tutto sono 122 i premiati per il loro impegno all’interno della sezione centrale della Misericordia. La mattinata di festa si conclude con l’inaugurazione di un nuovo mezzo, una ambulanza 4×4, un potente furgone pensato per affrontare al meglio ogni periodo dell’anno, e di nuove attrezzature per il settore di protezione civile: tra queste una torre faro a led con braccio idraulico dell’altezza di 9 metri, capace di illuminare uno spazio di 4200 metri quadri.