Gida, il comitato cittadino chiede che il Comune commissioni uno studio epidemiologico: “Si sospenda la VIA” VIDEO
Il comitato cittadino “Difendiamo la nostra salute Prato sud” torna a chiedere che nell’area su cui sorge l’impianto di depurazione fanghi di Gida venga effettuato uno studio epidemiologico. La richiesta arriva all’indomani della diffusione, da parte della stessa Gida, dello studio che l’azienda ha commissionato alla dottoressa Nunzia Linzalone, la quale concludeva che non esistono evidenze scientifiche per stabilire una relazione tra il tumore al polmone e le emissioni dell’impianto di Baciacavallo, pur rilevando che per chi abita in un raggio di 1,5 Km dall’impianto il rischio di ammalarsi di tumore è maggiore rispetto a chi abita più lontano . La dottoressa Linzalone lavora all’interno del CNR ma ha condotto questo studio da libera professionista. “Lo studio della dottoressa Linzalone, peraltro pagato da Gida stessa, non può essere considerato uno studio epidemiologico – afferma Francesco Bellini, presidente del comitato cittadino – perché si limita a fare una sintesi degli studi sanitari condotti sulla questione fino ad ora. L’Asl, nelle osservazioni alla VIA, ha richiesto esplicitamente una ‘riformulazione’ dei documenti da parte di Gida, ‘un impegno che può essere facilmente gestito da un professionista con competenze di igiene anche con breve curriculum lavorativo’” (la citazione è effettuata dal documento firmato dall’Asl che costituisce parte della documentazione delle Osservazioni alla VIA al nuovo termovalorizzatore che Gida vorrebbe realizzare. Il documento è riprodotto qui sotto).
La stessa dottoressa Nunzia Linzalone ha diffuso una nota in cui di fatto suffraga le richieste del comitato di ulteriori approfondimenti in materia sanitaria: “Studi precedenti riguardanti l’impianto di Baciacavallo – si legge nella comunicazione della dottoressa -, a causa di limiti metodologici, concludono le loro ricerche dicendo che ulteriori approfondimenti sono necessari per comprendere le relazioni tra le esposizioni all’impianto e lo stato di salute […] Come ricordato e chiarito anche da alcuni comitati attivi in zona (Difendiamo la nostra salute Prato sud) la complessità della situazione richiede una valutazione epidemiologica”.
“Alla luce di tutto questo chiediamo uno studio epidemiologico che sia commissionato dal Comune, quindi un ente pubblico, ad un soggetto terzo e super partes”, ribadisce Bellini. Secondo il comitato, visti i lunghi tempi di realizzazione che un tale studio richiederebbe, la VIA dovrebbe essere sospesa dalla Regione: “Già noi cittadini avevamo chiesto una Valutazione di Impatto Sanitario e invece si è proceduto con la VIA, Valutazione di Impatto Ambientale, che è documento diverso. Adesso ci aspettiamo una sospensione, per permettere agli organi competenti, e secondo le richieste dell’Asl, che venga condotto uno studio che stabilisca una relazione tra il tumore al polmone nella zona delle Fontanelle e la presenza dell’impianto di Gida o scagioni del tutto quest’ultima azienda”, conclude il presidente del comitato “Difendiamo la nostra salute Prato sud”.
Ascolta l’intervista in video di Francesco Bellini, presidente del comitato cittadino