Misericordia, rinata la sezione di Oste dopo il commissariamento. Il vescovo Tardelli benedice un nuovo mezzo
Il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli ha impartito la benedizione su un nuovo mezzo per il trasporto socio-sanitario in dotazione alla Misericordia di Oste. Con questo gesto, avvenuto ieri mattina, domenica 6 ottobre, in piazza Amendola davanti alla parrocchia della frazione montemurlese, si è chiusa una parabola lunga e dolorosa per la storia della Misericordia di Prato. «Oggi voltiamo pagina, le presentiamo una Confraternita rinata e da tempo tornata a servizio della popolazione, la sua presenza qui è un dono grande per tutti noi», ha detto il proposto della Misericordia di Prato Gianluca Mannelli rivolgendosi a monsignor Tardelli.
«Come dice papa Francesco: i conflitti fanno parte della vita, spetta a noi saperli attraversare. Alla fine le buone ispirazioni che Dio mette nel cuore di ciascuno di noi hanno trionfato», ha affermato il Vescovo e poi ha ringraziato la Misericordia per la nuova acquisizione di un mezzo attrezzato per il trasporto disabili, «segno di attenzione agli ultimi, una attenzione che non significa solo carità ma rende migliore tutta la nostra società: la forza di una catena sta nella cura dell’anello più debole», ha sottolineato monsignor Fausto Tardelli. Anche il parroco di Oste, don Simone Amidei, ha ringraziato la Misericordia e ha ribadito l’importanza di aver ripreso «un cammino visibile per il bene di tutti. Con i commissari abbiamo lavorato sottotraccia negli ultimi mesi per arrivare a questo risultato».
I fatti. La parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa a Oste appartiene al territorio di Pistoia ma la locale sezione di Misericordia ha sempre fatto parte dell’Arciconfraternita di Prato. Il 16 agosto 2016 la Confraternita di Oste viene commissariata dal Magistrato, organo di gestione e di amministrazione della Misericordia, per il venir meno del rapporto di fiducia tra la presidenza della sezione e i vertici pratesi. Il consiglio direttivo ostigiano non accetta il commissariamento e rifiuta di consegnare la sede di via Scarpettini al commissario Massimiliano Iacolare nominato dal Magistrato. Soltanto un anno dopo, il 3 agosto 2017, le chiavi della porta d’ingresso dell’immobile verranno restituite all’Arciconfraternita. La vicenda finisce anche in tribunale: la presidenza di Oste vanta la proprietà della sede e l’invalidità del commissariamento. Il tribunale di Prato da ragione all’Arciconfraternita sancendo in maniera definitiva la piena regolarità della scelta intrapresa dal Magistrato e riconosce a Prato la piena titolarità dell’immobile.
La festa di ieri. Domenica 6 ottobre la Confraternita di Oste ha ricordato il 38° anno della sua fondazione. All’iniziativa hanno partecipato anche molti rappresentanti delle sezioni appartenenti all’Arciconfraternita di Prato. La prima parte della mattinata è iniziata con la benedizione di un nuovo mezzo per il trasporto socio-sanitario, acquisito grazie al contributo delle aziende locali, coinvolte da Eventi Sociali, che ha guidato la realizzazione del progetto. La festa è proseguita con la partecipazione alla messa parrocchiale delle ore 10, celebrata dal parroco don Simone Amidei. Al termine, nella sede operativa di via Scarpettini sono intervenute le autorità presenti, tra queste il sindaco di Montemurlo Simone Calamai. Un grande pranzo comunitario ha chiuso la mattinata di festa.
La rinata sezione di Oste. La Confraternita è ripartita negli ultimi tempi con nuovo slancio. Due anni fa sono stati nominati due nuovi commissari: Giuliano Manzione (presidente della sezione di Mezzana e membro del Magistrato) e Alessandro Castagnoli (membro del Magistrato e responsabile del settore di Protezione civile) e sotto la loro supervisione sono ricominciate le attività e la vita della fratellanza nella sede. «Abbiamo ripreso quasi al 100% perché dallo scorso primo settembre siamo ripartiti anche con il servizio di emergenza del 118 con medico a bordo», afferma Manzione, soddisfatto per i risultati raggiunti. Nel 2019 sono stati svolti 9221 servizi, di cui 5684 nel settore sociale. «Nonostante manchino ancora tre mesi alla fine dell’anno i servizi totali sono più che raddoppiati rispetto al 2018», dice Castagnoli. A oggi gli iscritti sono 421 e i facenti servizio 75. Inoltre la sezione è tornata a essere punto di riferimento sul territorio per la Protezione civile.