Tagli agli organici della Questura, Mazzoni (Pdl) chiede a Maroni un ripensamento
Il deputato pratese Riccardo Mazzoni del Pdl ha presentato un’interpellanza urgente al ministro Maroni per chiedere “quali sono i criteri che hanno ispirato il taglio di otto unità all’organico della Questura di Prato, mentre in tutte le altre Questure toscane il taglio è stato contenuto a due o tre unità”. “Si tratta di una scelta inspiegabile e punitiva – afferma il parlamentare – che penalizza pesantemente la capacità delle forze dell’ordine di fronteggiare una situazione come quella pratese caratterizzata da notevoli criticità. Questa nuova diminuzione di organico compromette seriamente la funzionalità della Questura pratese, colpita da ulteriori tagli anche sui capitoli di spese varie come i materiali di consumo”.
Considerando la mancanza di assunzioni, la situazione rischia di degenerare in quanto per i prossimi tre anni si prevede che le eventuali assunzioni di personale proveniente dalla cosiddetta ‘Ferma Breve’ riesca a coprire solo il 12% del personale che andra’ in pensione.
Mazzoni ha anche ricordato che “secondo una recentissima ricerca dell’osservatorio socio-economico sulla criminalità del Cnel la malavita cinese ha messo le mani sugli affari gestiti a Prato dalla locale comunità, con preoccupanti infiltrazioni nel tessuto imprenditoriale e associativo e nella gestione diretta dell’immigrazione clandestina dall’Oriente. “Mi aspetto una risposta sollecita ed esauriente dal ministro – ha sottolineato Mazzoni – e soprattutto un immediato azzeramento dei tagli improvvidamente decisi. Altrimenti dovrò prendere atto che Maroni, nelle sue visite a Prato, non si è reso compiutamente conto della gravità della situazione”.