Bretella Prato-Signa, indagine della Finanza. Perquisizioni in Regione sull’opera fantasma
Rapporti illeciti “che hanno coinvolto componenti della Regione” e “condotte fraudolente di privati a danno dell’ente pubblico”. E’ quanto sospettano gli investigatori della Procura di Firenze sulla bretella autostradale ‘fantasma’ Lastra a Signa-Prato. L’opera – il cui costo complessivo è di 243 milioni di euro – fu finanziata nel 2006 con 28 milioni e 900 mila euro dalla Regione Toscana e tuttora i lavori non sono iniziati.
Oggi la guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni in alcune direzioni della Regione Toscana e nelle sedi di ditte costruttrici. L’appalto della Prato-Signa, 9 chilometri di strada a quattro corsie, che avrebbero dovuto collegare Prato a Lastra a Signa e quindi la Fi-Pi-Li alla Mezzana-Perfetti-Ricasoli, fu aggiudicato in projet financing dalla ‘Societa’ Infrastrutture Toscane Spa’, formata da
Autostrade per l’Italia (con il 46% delle quote), Camera di commercio di Firenze (31%), Camera di commercio di Prato (2%), Cassa di risparmio di Prato (2,2%), Btp (5%), altre banche e consorzi di costruzioni. L’opera venne poi affidata alla società consortile Bretella.
Negli atti, gli investigatori sottolineano che l’opera non è ancora iniziata – doveva essere pronta nel 2010 – e che non risulta intrapresa alcuna iniziativa pubblica volta al recupero dei 29 milioni di euro stanziati dalla Regione. Soldi che nelle mani del privato avrebbe già maturato lucrosi interessi”.