1 Aprile 2019

Prato tra le prime 20 città italiane per capacità di guardare al futuro nella classifica sul “Ben vivere” di Avvenire


Prato al 13esimo posto della classifica del quotidiano Avvenire relativa al “Ben vivere nei territori”. Lo studio è stato condotto in collaborazione con la Scuola di economia civile e con il supporto di Federcasse, la Federazione italiana delle banche di credito cooperativo. I parametri selezionati per stilare la classifica sono demografia e famiglia, salute, impegno civile, ambiente turismo e cultura, servizi alla persona, legalità e sicurezza, lavoro, inclusione e accoglienza. I dati sono poi stati rielaborati da un gruppo di ricercatori dell’Università di Roma Tor Vergata e della Lumsa, che li ha incrociati con quelli Istat e di altre istituzioni, fino a far venir fuori una scala che in ordine decrescente misura il benessere. Sul podio tre città del Nord: Bolzano, Trento e Pordenone; quarta, Firenze. Prato, come detto tredicesima, è preceduta da Ravenna e seguita da Mantova. Si confermano le difficoltà del Mezzogiorno, tutto nella seconda parte della classifica, fino agli ultimi posti di Vibo Valentia, Napoli e Crotone, fanalino di coda col suo 107esimo posto. La nostra città se la cava ancora meglio nella classifica che, nello specifico, misura il tasso di “Generatività”. Il concetto, nello studio promosso da Avvenire, indica la capacità di guardare al futuro e comprende le percentuali di raccolta differenziata raggiunte da un territorio, il tasso di matrimoni e il numero medio di figli per donna, il numero di imprese di stranieri e di volontari, nonché la partecipazione al voto. Qui Prato risulta 11esima, staccando di ben 23 posizioni Firenze, che si piazza al 34esimo posto. In cima ancora le nordiche Bolzano, Trento e Mantova; in fondo Crotone e Oristano. Peggiora leggermente la performance di Prato nella classifica relativa al “Bene comune”, un parametro che il quotidiano d’ispirazione cattolica mette in relazione con la riflessione di Papa Francesco in “Laudato si’” attorno al rapporto tra esseri umani e la “casa comune”, la Madre Terra. Prato è 31esima su 107 in questo elenco che prende in considerazione indicatori come la spesa comunale per l’integrazione sociale dei soggetti deboli, compresi gli immigrati, le uscite per l’integrazione al reddito familiare, i contributi economici per i servizi scolastici o per gli anziani. A detenere lo scettro ancora Bolzano, ultima Vibo Valentia.