7 Luglio 2011

Sondaggio sui pratesi illustri, sempre in testa Malaparte


Oltre 83mila accessi al sito e quasi 2mila voti: continua con successo il sondaggio on line sui  pratesi illustri, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune con l’obiettivo di  ricordare e far conoscere i protagonisti della storia pratese in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Dopo quattro mesi, il personaggio più votato continua ad essere Curzio Malaparte, seguito da Gaetano Bresci, ma c’è da registrare la grande ascesa di suor Rosa Caterina, storica “guida” delle suore di Iolo, segnalata appena un mese fa. E’ utile ricordare che si potrà votare fino a ottobre, esprimendo ogni mese fino a tre preferenze. Sono stati intanto sorteggiati i cinquanta vincitori tra i votanti di giugno e i loro nomi sono on line sempre sul sito www.150.comune.prato.it. Ai primi dieci estratti andrà lo splendido catalogo della mostra “Live! L’arte incontra il rock”  in corso al Pecci con grande successo di pubblico e di critica. Gli altri quaranta sorteggiati avranno in premio la  monografia del Museo Civico ‘I Lippi a Prato’, sui capolavori del Rinascimento pratese. I libri si possono ritirare nella sede dell’assessorato alla cultura (via Santa Caterina 17, secondo piano) dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13. Tra chi voterà in luglio, verranno sorteggiati altri cinquanta vincitori: i primi dieci avranno in premio il catalogo della mostra “Live! L’arte incontra il rock”, agli altri quaranta verrà donato il libro “Leonetto Tintori. L’arte attraverso”,  monografia dell’artista pratese, il cui anniversario della morte ricorre proprio in luglio, curata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Prato, in collaborazione con il laboratorio per affresco di Vainella. Anche in giugno sono pervenute molte segnalazioni  dei cittadini sui nuovi personaggi da includere nel sito. Su www.150.comune.prato.it sono state pubblicate le brevi biografie di altri pratesi illustri: lo scrittore Moisé Cecconi, il musicista Cesare Ciardi, Anselmo Fauli, che fu vescovo di Grosseto nel periodo più delicato dei rapporti tra Stato e Chiesa, ed, infine l’ndustriale Enrico Befani, presidente della A.C. Fiorentina all’epoca del primo scudetto. Questi personaggi non potranno essere votati, ma sono comunque degni di essere ricordati, così come suggerito dai cittadini.