Renzi tira la volata al Biffoni: “Campagna senza simbolo del Pd? Normale, è successo anche a me” VIDEO
“Votiamo il Biffoni per fargli fare un altro giro, mi raccomando lavoriamo tutti”: non ha dubbi Matteo Renzi e dà il suo personale e pubblico sostegno a Matteo Biffoni, ricandidato alle amministrative di maggio. L’ex segretario del Partito democratico ora senatore, ieri sera alla Camera di commercio per presentare il suo libro “Un’altra strada”, non dà il minimo segno di turbamento nemmeno quando gli si dice che Biffoni, almeno per il momento, sta conducendo una campagna elettorale senza il simbolo Pd: “E’ normale – ribatte Renzi –, il partito ci deve essere ma ci sono poi le forze civiche a sostenere un candidato, è successo così anche a me”. La sedia di Biffoni, in prima fila accanto a Simona Bonafè e all’onorevole Antonello Giacomelli, è rimasta vuota per quasi un’ora, prima di essere occupata dal sindaco impegnato a fare gli auguri alle donne al circolo di Tobbiana.
Ascolta l’intervista a Matteo Renzi
Non solo le amministrative di Prato, ovviamente. Il senatore Pd si accattiva la simpatia del pubblico locale chiedendo subito scusa per aver rivendicato come fiorentino lo Spedale degli Innocenti, “quando in realtà quel grande luogo si deve ad un pratese, Francesco di Marco Datini”, dice Renzi. Da lì è stato un vero e proprio one man show di un’ora e mezzo in cui gli ultimi episodi di cronaca politica sono stati raccontati come barzellette (Di Maio e Di Battista dai gilet gialli come due macchiette), con numerose sferzate al governo gialloverde: dai “247 Salvini registrati ad Ellis Island”, simbolo dell’immigrazione italiana che fu, a “Di Maio che si affaccia alla finestra a cui si deve fare un TSO”. Spazio anche alla strettissima attualità, ovvero alla revoca dei domiciliari per i genitori. “Non auguro al mio peggior nemico di vedere la propria madre privata della libertà personale”, commenta Renzi. Presenti in sala anche la moglie Agnese e il fratello, oltre a tutto lo stato maggiore renziano del Pd. A introdurre la serata, Giancarlo Cecchi dell’associazione 40+1 (la stessa che un anno fa aveva invitato Renzi in una serata all’Art hotel), che ha dato un mazzo di mimose da recapitare a Laura Bovoli, la madre del senatore.
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