Nuovo record di accessi nel 2018 per il pronto soccorso di Prato. Ben 101.952 quelli totali, l’1,9% in più rispetto al 2017, 2.537 persone, in numeri assoluti. Anche il 2016 aveva superato quota 100mila accessi (ce ne furono, in particolare, 100.182), ma l’anno che si è appena chiuso ha ottenuto un nuovo primato. Il 25% di coloro che si rivolgono al pronto soccorso è di nazionalità straniera, percentuale che arriva al 35% nei codici più bassi. “Il 40% degli accessi riguarda i codici meno urgenti, sintomo, come abbiamo avuto più volte modo di riferire, che a Prato c’è la tendenza a rivolgersi al pronto soccorso anche per quelle che non sono urgenze – spiega il direttore del Dipartimento di emergenza urgenza del Santo Stefano il dottor Simone Magazzini -. Il nuovo sistema di triage, che ai colori ha sostituito i numeri, ha confermato questa atteggiamento prevalente”.
Il solo mese di dicembre ha registrato 288 accessi medi giornalieri (di cui i ricoveri hanno costituito solo il 12,8%) e ancora non è arrivato il picco influenzale, previsto per metà gennaio. Buona notizia, il 2018 non ha assistito ad un surplus di accessi sotto le feste: non ci si è avvicinati a quota 400 utenti del giorno di Santo Stefano del 2017. Questo grazie ad un ospedale che ha funzionato sette giorni su sette in tutti i suoi reparti, dimettendo anche nei festivi, spiega Magazzini, il quale non nutre grandi speranze riguardo alla possibilità che la nuova palazzina incida sul record di accessi al punto di prima emergenza del Santo Stefano: il numero registrato quest’anno a Prato è, peraltro, il più alto dell’Asl Toscana centro. “La nuova palazzina, aumentando i posti letto in area medica, migliorerà indirettamente la situazione di sovraffollamento in Pronto soccorso e i tempi di attesa, ma per quanto riguarda l’alto numero di accessi non penso che la situazione migliorerà. Sarei contento se rimanesse stabile”, conclude il dottor Magazzini.
LS