29 Giugno 2011

Btp, lettera dei fornitori al ministero e al presidente del Tribunale: “Stop al concordato”


Parliamo ora della crisi della Btp. Alla vigilia dell’udienza del tribunale di Prato, in cui l’amministrazione giudiziale Inzìtari dovrebbe presentare la richiesta di concordato, 19 soggetti tra associazioni di categoria, istituzioni, cooperative, sindacati confederali, insieme a 46 aziende dell’indotto, coordinati dalla Cna, hanno inviato una lettera aperta al ministro dello Sviluppo Economico, al Tribunale di Prato e ai prefetti di Prato, Firenze e Pistoia per chiedere interventi urgenti di salvaguardia per il settore. La paura è che “lo smembramento della BTP con la vendita del ramo pubblico e l’ipotesi di concordato per il ramo privato comporti un impatto devastante per l’economia locale, con oltre 200 aziende dell’indotto (per circa 4000 dipendenti), che difficilmente vedrebbero la possibilità di recuperare le perdite subite dall’operazione; le cooperative edilizie che sono costrette a chiedere la restituzione dei cantieri subendo forti ritardi nella esecuzione dei lavori e rischiando aumenti dei costi preventivati, le famiglie coinvolte che subiscono gravi disagi da questi ritardi”. I firmatari chiedono un intervento urgente del ministero dello sviluppo economico per garantire continuità all’indotto; e rivolgono un appello al presidente del Tribunale per un immediato incontro, prima della scadenza di qualsiasi termine fissato dalla procedura in corso.

Ecco i firmatari della lettera aperta: 46 imprese dell’indotto Btp, CNA Artigianato Pratese, CNA Firenze, CNA Pistoia, CNA Toscana, CGIL Prato, CGIL Firenze, CGIL Pistoia, CISL Prato, UIL Prato, Fillea Cgil Prato, Filca Cisl Prato, Feneal Uil Prato, Provincia di Prato, Provincia di Firenze, Comune di Calenzano, Camera di Commercio di Prato, Legacoop Prato, Confcooperative Comitato Prato.