Sono in tutto 318 le società cinesi sottoposte a indagini dalle Fiamme gialle nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’operazione ‘Cian Ba’ fatta scattare questa mattina dai militari del comando regionale della Toscana. Le ditte coinvolte, con sede nelle province di Firenze, Prato e Pisa e operanti nei settori di pelletteria, tessile e pronto moda, avrebbero omesso di fatturare e di dichiarare al fisco 238 milioni di euro nel triennio 2007-2009, denaro inviato illecitamente in Cina servendosi di agenzie money-transfer di Sesto Fiorentino e Prato. Delle 70 imprese poste sotto sequestro, 44 hanno sede a Firenze, 25 a Prato e una a Pisa. Sempre secondo quanto emerso, l’inchiesta che ha portato all’operazione ‘Cian Ba’ e’ uno sviluppo di una precedente inchiesta di un anno fa quando il nucleo di polizia tributaria di Firenze aveva individuato flusso illecito di denaro che veniva inviato dall’Italia in Cina passando attraverso 13 agenzie di money-transfer. Quell’inchiesta aveva portato all’esecuzione di 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere e al sequestro di 73 aziende. E ora le persone indagate nell’ambito delle due maxi-indagini sono in totale 366.