Cinese clandestino accetta il rimpatrio volontario. E’ il quinto caso quest’anno
Un cinese irregolare ha accettato di lasciare volontariamente l’Italia, in cambio della mancata emissione del provvedimento di espulsione e della relativa denuncia per clandestinità. Ieri mattina il 33enne orientale è stato trovato dalla pattuglia mista polizia-esercito a lavorare in una ditta di confezioni di via Giraldi. L’ufficio immigrazione della Questura di Prato gli ha prospettato la possibilità del rimpatrio volontario, istituto previsto dalla direttiva europea fin dal dicembre 2008. L’uomo ha accettato e ha consegnato spontaneamente il proprio passaporto, che gli verrà restituito alla presentazione entro 30 giorni di un biglietto aereo di sola andata per la Cina. L’immigrato avrà così la possibilità di rientrare legalmente in Italia, attraverso un visto turistico o una procedura di regolarizzazione. E’ questo il quinto caso di rimpatrio volontario avvenuto a Prato quest’anno: in precedenza ne avevano già beneficiato due albanesi, una ucraina e un altro cittadino cinese.