“Avere a Prato un grande centro di ricerca, che possa controllare i prodotti diretti in Cina, significherebbe costruirsi un canale privilegiato di penetrazione commerciale ed un’opportunità di studio e lavoro per tanti giovani ricercatori italiani”. A sostenerlo è il sindaco di Montemurlo, Mauro Lorenzini, che non condivide le preoccupazioni degli industriali sul progetto di un centro di ricerca cino-pratese. Per Lorenzini, pur con le dovute cautele, infatti, sono infruttuose le posizioni di chi di fronte alla firma dell’accordo tra la Regione Toscana e il ministero della ricerca cinese, si chiude a riccio per paura che i cinesi possano rubare la creatività e il know-how pratese. “Cerchiamo di non fare della falsa ipocrisia, ma piuttosto di guardare avanti e di riuscire a cogliere i vantaggi in termini economici e di crescita culturale e scientifica, che potrebbero arrivare a Prato da questo accordo” aggiunge Lorenzini, che dal canto suo da alcuni mesi sta lavorando insieme ad altri esponenti di enti pratesi, per tessere una rete di rapporti diplomatici e commerciali. A questo proposito venerdì prossimo Lorenzini, insieme ad una delegazione d’imprenditori del territorio, si recherà a Roma dove incontrerà un gruppo di rappresentanti delle maggiori industrie cinesi. All’incontro prenderà parte anche l’ambasciatore cinese in Italia.