23 Novembre 2024

Carcere, il Consiglio comunale trova l’unità e chiede a Governo e Regione misure urgenti. Istituita la Consulta con le associazioni

Votazione all'unanimità nel giorno del Consiglio comunale straordinario per i problemi della Dogaia. La sindaca polemizza con il Governo: "grande assente, l'indifferenza è complicità"


Istituzione di una Consulta cittadina del carcere e la richiesta di un intervento emergenziale da parte del Governo e della Regione per migliorare la drammatica situazione della Dogaia. Per una volta il Consiglio comunale ha lasciato alle spalle le divergenze politiche e ha votato all’unanimità per cercare di intervenire in modo unitario sui problemi del carcere.
Quattro suicidi di detenuti dall’inizio dell’anno, ripetuti episodi di aggressione ai danni degli agenti carcerari, sovraffollamento (quasi 600 detenuti su una capienza di 400), organico insufficiente e gravi problemi infrastrutturali: la casa circondariale della Dogaia, l’istituto di pena più grande della Toscana, è malato ormai da molti anni e la città, in tutte le proprie componenti, dalle istituzioni al terzo settore, dai sindacati all’ordine degli avvocati, ha deciso di unire gli sforzi per iniziare un percorso di cambiamento.

La prima mozione, presentata da tutti i gruppi consiliari, sia di maggioranza, che di minoranza, ha chiesto alla sindaca e alla giunta di istituire formalmente una “Consulta del carcere”, un organo consultivo composto da tutte le realtà associative che operano all’interno dell’istituto e interessate ad agire in modo costante e continuo con l’Amministrazione comunale e con tutte le sue componenti politiche e istituzionali per promuovere iniziative congiunte di inclusione sociale; organizzare momenti di formazione e sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche del carcere e del reinserimento sociale; favorire progetti educativi, lavorativi e sanitari per migliorare le condizioni di vita de detenuti all’interno delle carceri e per incentivare il loro reinserimento.

Approvato all’unanimità anche l’ordine del giorno che chiede al Governo e alla Regione – il riferimento a quest’ultima è stato inserito con un emendamento della minoranza – per allentare la densità detentiva, potenziare gli organi di polizia penitenziaria e rivedere allo stato dell’arte le infrastrutture immobiliari tale da garantire sensibili miglioramenti nelle condizioni di reclusione e dell’assistenza sanitaria.

“È stato un confronto importante che ha messo il Consiglio comunale a conoscenza della difficile condizione del carcere della nostra città – ha detto il presidente del Consiglio comunale Lorenzo Tinagli –. Difficile per chiunque varchi quella soglia: polizia penitenziaria, operatori, personale sanitario, avvocati, associazioni, detenuti. Stiamo parlando del carcere più importante per numero di detenuti e per tipologie di detenzione differenti della Toscana: per questo continuiamo a pretendere attenzione e impegno da parte del Governo”.

 

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Bugetti: Grande assente il governo. L’indifferenza è complicità

Nonostante l’unitarietà d’intenti e il voto bipartisan, non è passata inosservata l’assenza del Governo. Alla seduta infatti erano stati invitati il ministro della giustizia Carlo Nordio, il sottosegretario Andrea Ostellari, con la richiesta, in caso mancata presenza, di inviare un rappresentante del ministero. “Ieri il ministro Nordio era a Firenze. – ha detto la sindaca Bugetti –,
ci avrebbe fatto piacere fosse rimasto qualche ora in più per partecipare al Consiglio di oggi. Avrebbe dimostrato di non essere indifferente a quanto denunciamo da tempo sulle condizioni disumane in cui vivono i detenuti e operano gli agenti di polizia penitenziaria. I suicidi e le aggressioni sono la punta di un iceberg enorme che deve essere sciolto con un’azione forte e sinergica. L’indifferenza è complicità. Noi non ci voltiamo dall’altra parte e anche stamani siamo qui tutti insieme, maggioranza e opposizione, per ribadirlo insieme a chi opera per e con la casa circondariale di Prato”.
La Sindaca ha chiesto al presidente del Consiglio comunale Lorenzo Tinagli di inviare al ministero la documentazione prodotta dai sindacati di polizia e dagli enti e dalle associazioni che collaborano con la Dogaia e la trascrizione degli interventi e del dibattito di questa mattina.

 

 

I presenti. Al consiglio straordinario, richiesto a seguito della drammatica situazione del carcere, dove lo scorso ottobre si è registrato il quarto suicidio dall’inizio dell’anno, sono intervenuti la garante per i diritti dei detenuti Margherita Michelini, l’assessora regionale al Sociale Serena Spinelli, il consigliere regionale Marco Martini, i deputati Erika Mazzetti e Marco Furfaro, il presidente della Camera Penale del Tribunale di Prato Federico Febbo, l’avvocato Barbara Mercuri per l’ordine degli avvocati, diversi rappresentanti dell’Asl Toscana Centro, il direttore della Casa circondariale di Prato Vincenzo Tedeschi, il commissario di Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, il responsabile dell’area sanitaria del carcere Vincenzo Machera, la responsabile dell’area educativa del carcere Ilenia Pisanu, ed erano presenti i sindacati di Polizia Penitenziaria e le associazioni che operano a contatto con la casa circondariale oltre a diversi insegnanti degli istituti scolastici cittadini.