22 Novembre 2024

“Il Capitalismo come religione”, inizia a Prato il festival economia e spiritualità

Primo appuntamento in Palazzo comunale con l'economista Luigino Bruni, David Riondino e padre Guidalberto Bormolini. Altre iniziative si terranno fino al primo dicembre a Lucca, Pisa e altre città toscane


Il capitalismo come religione” è il tema-provocazione al centro della nona edizione del Festival Economia e Spiritualità, che si svolgerà dal 23 novembre al 1° dicembre, con 15 appuntamenti diffusi in gran parte della Toscana. Si partirà da Prato, per raggiungere Lucca, Pisa, Pescia, Capannori e Scandicci. Il progetto, che parte da lontano, è stato ideato da padre Guidalberto Bormolini e Francesco Poggi.   

Il festival è promosso da “Ricostruire la vita” e dall’Associazione Teatro di Verzura e vede come curatori, oltre ai fondatori, l’economista Luigino Bruni, Roberta Rocelli per l’organizzazione generale, Mario Biggeri e Giulio Guarini anche in rappresentanza della Scuola di Economia civile, la Comunità di ricerca economia, spiritualità e sviluppo umano integrale, sostenibile.

Il progetto ha il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e coinvolge i Comuni che sono sede dei diversi appuntamenti, e registra la collaborazione della Fondazione Poma Liberatutti così come del Centro Pecci Prato.

Un fitto calendario ricco di incontri, dialoghi & riflessioni, musica, con economisti, teologi, sociologi, giornalisti, artisti. Il tutto unito da un solo filo rosso: per trasformare il capitalismo, capace di informare di sé la vita quotidiana, più che teorie e analisi servono esperienze concrete, capaci di squarciare il velo dell’ideologia quotidiana e far toccare con mano che un altro mondo è possibile.

Il capitalismo non è solo il sistema economico ormai capillarmente diffuso sul pianeta. La nostra vita quotidiana si dipana all’insegna di valori, relazioni, desideri, che ci appaiono come naturali, oggettivi, ovvii, ma che sono condizionati da quello stesso sistema economico in cui siamo immersi. Un capitalismo, dunque, che è capace di farsi culto, religione, tutti i giorni nella vita delle persone comuni. “Il capitalismo, sul crepuscolo degli dèi tradizionali, è di fatto diventato la sola vera «religione» popolare del XXI secolo- afferma Luigino Bruni – La forza culturale del capitalismo sta proprio nel suo essere una «esperienza» globale, un culto, una cultura onnicomprensiva e avvolgente. È nella sua dimensione di sola prassi quotidiana che il capitalismo trae la sua forza, perché crea e rafforza la sua cultura alimentandosi nel culto quotidiano di miliardi di persone”.

 

Il programma 

A Prato la prima giornata sabato 23 novembre 

Si comincia il 23 novembre a Prato, nella sala consiliare del Comune. L’apertura del Festival, alle 15,30, vedrà la partecipazione di Luigino Bruni e del musicista e poeta David Riondino, coordinerà Roberta Rocelli. 
A seguire “Capitalism and Christianity – Simbiosi o parassitismo? Una prospettiva teologica” con il teologo anglo-cattolico John Milbank, che dialogherà con Bruni. Toccherà quindi (ore 18,30) al presidente della Fondazione Sylva nonché professore di finanza Luigi De Vecchi e all’antropologo e studioso di spiritualità Guidalberto Bormolini confrontarsi sul tema “Denaro come oggetto di fede – Il tempio e i riti del capitalismo come religione”. Alle 21, al Centro Pecci, sarà invece il giornalista e regista Domenico Iannaccone a raccontare “Il prezzo delle cose – Storie di umanità al tempo del capitale”.

Il Festival approderà nuovamente a Prato martedì 26 novembre. L’appuntamento è a San Leonardo al Palco (via del Palco 228) alle 18,30 con l’incontro “America – Una miscela di religione, politica e opposti” con Massimo Faggioli, professore di teologia e scienze religiose alla Villanova University di Philadelphia e Martino Mazzonis, giornalista e ricercatore. 

 

A Lucca la seconda giornata e l’appuntamento conclusivo domenica 1° dicembre

La città ospiterà il secondo giorno del Festival, domenica 24. Alle 17, nel salone dell’Arcivescovado (via dell’Arcivescovado 45) l’economista Stefano Zamagni e lo studioso di storia del pensiero economico Antonio Magliulo risponderanno alla domanda “Ha ancora senso parlare di spirito del capitalismo? Il ruolo della democrazia”, con l’introduzione dell’economista Francesco Poggi.

Alle 18.30, sempre in Arcivescovado, saranno Massimiliano Valerii, direttore del Censis, e la biblista Emanuela Buccioni a parlare sul tema “Non potete servire Dio e Mammona – Quale senso dare a questa distinzione?”.

La giornata si concluderà all’auditorium San Romano (piazza San Romano 1) con incontro di grande suggestione dal titolo “Terre di confine” con le musiche del pianista-compositore Roberto Cacciapaglia, preceduto da un momento introduttivo di Guidalberto Bormolini (ingresso libero).

Il Festival si conclude a Lucca domenica 1° dicembre alle ore 16, nel salone dell’Arcivescovado: dopo l’introduzione di Luigino Bruni, a tirare le somme di una settimana di riflessioni saranno gli economisti Mario Biggeri e Giulio Guarini, con Guidalberto Bormolini. Alle 18 la figura di San Francesco sarà evocata dal poeta e scrittore Davide Rondoni, nella sua veste di presidente del Comitato nazionale per l’ottavo centenario della morte del santo di Assisi. Alle 19 lo stesso Luigino Bruni chiuderà i lavori del Festival.

Pisa

Mercoledì 27 novembre il Festival si sposterà a Pisa, al Dipartimento di economia e management (Polo Piagge) dove alle 17 Luigino Bruni, la storica del pensiero economico Francesca Dal Degan (Unipi) e la storica medievale Enrica Salvatori (Unipi) si confronteranno sul tema “Capitalismo meridiano – La vocazione italiana al mercato”. Introduce Francesco Poggi (Unipi).

Pescia

Sempre mercoledì 27, ma a Pescia, l’appuntamento con il Festival è alla Fondazione Poma Liberatutti, h. 18,30, in piazza San Francesco 12, con “Dall’indifferenza all’estetica ed etica delle relazioni economiche ed ecologiche” a cura dello psicologo e scienziato cognitivo Ugo Morelli.

Scandicci

Giovedì 28 novembre alle 18, presso la saletta Cna in via Reggimento Lupi di Toscana, la madre abbadessa Noemi Scarpa parlerà su “Ora et labora – L’anima della società e della cultura europea”. Alle 21,15, nella sala consiliare “Orazio Barbieri” in piazzale della Resistenza, confronto a tre voci su “Le religioni e il culto dell’economia” con il rabbino capo di Firenze Gadi Piperno, l’imam di Firenze Izzedin Elzir e il direttore dell’ufficio diocesano problemi sociali e lavoro di Firenze don Giovanni Momigli.

Il giorno dopo, venerdì 29, sempre presso la sala consiliare “Orazio Barbieri”, serata su “Il vero lusso è la povertà” a cura di Emiliano Toso (biologo e musicista compositore) e Massimiliano Bardotti (scrittore e poeta).

 

Capannori

La giornata di sabato 30 novembre si svolgerà a Capannori. Alle 11,30, presso la sede di Artè, in via Carlo Piaggia, incontro con il sociologo Mauro Magatti, sul tema “Accrescere la vita senza distruggere il mondo”, con intermezzi musicali della chitarra di Lapo Vannucci. Nella stessa sede, alle 17,30, la sociologa Francesca Coin proporrà una riflessione su “Presente e futuro del lavoro nel capitalismo del ventunesimo secolo”. Alle 18,30 “Ritrovare la strada – Un’economia integrata per un progetto politico, sociale e ambientale”: ne parlerà l’architetto e docente di architettura del paesaggio Annalisa Metta, insieme alla politologa e saggista Chiara Tintori. Alle 21 la parola all’attore e comico Paolo Hendel, con lo spettacolo “Sognatori – Gli idealisti e gli esclusi che sognano un mondo nuovo”.

 

Per tutti gli appuntamenti la partecipazione è libera e gratuita, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per informazioni: comunicazione@ricostruirelavita.it.

Il programma è consultabile su https://festivaleconomiaespiritualita.it/