18 Novembre 2024

Tavolo della Moda, Vignolini: “Chiediamo alla Regione di farsi portavoce presso il Ministero delle istanze condivise”

"Inserire nella manovra il rifinanziamento della cassa integrazione e la moratoria degli F24". Anche Giani e Squittieri intervengono dopo l'incontro di stamani a Firenze


Tutti in pressing sul Governo. Il tavolo regionale sulla crisi del settore moda, tenutosi stamani a Firenze e convocato dalla Regione dopo la manifestazione dei sindacati della scorsa settimana, si è concluso con un aggiornamento dei lavori al prossimo 25 novembre, quando saranno presenti anche i parlamentari. All’esito dell’incontro di oggi, Confartigianato ritiene fondamentale accelerare per ottenere misure essenziali alla tutela e al rilancio di un settore in difficoltà. Moreno Vignolini, presidente nazionale di Confartigianato Moda chiede che le misure concordate al tavolo del distretto, vengano incluse nella legge finanziaria attraverso un emendamento promosso dal Ministero delle imprese e del made in italy. Tra gli interventi ritenuti prioritari ci sono: la moratoria sugli F24 per il 2025, il rifinanziamento della cassa integrazione per le imprese con meno di 15 dipendenti, la risoluzione del credito d’imposta per ricerca e sviluppo con una formula di saldo e stralcio al 50%, e il rifinanziamento del credito d’imposta al 50% per investimenti nell’Industria 4.0. Il presidente Vignolini sottolinea l’urgenza di un’azione coesa e chiede alla Regione di diventare portavoce autorevole di queste istanze.
Da parte sua il governatore Giani da una parte raccoglie l’appello e richiama il governo ad interventi rapidi, fin dalla legge di bilancio. Dall’altra, preannuncia una riflessione della Regione “su azioni tese a salvaguardare il tessuto imprenditoriale”, interloquendo anche “con i grandi gruppi nazionali e stranieri attivi in Toscana che hanno un grande ruolo dulle dinamiche dell’intera filiera”.
Più dura l’assessora alle attività produttive del Comune di Prato Benedetta Squittieri: “Sono a rischio interi pezzi della filiera produttiva e tutti gli appelli al governo sono caduti nel vuoto” dice Squittieri che sottolinea come neppure le 8 settimane di cassa integrazione in deroga concesse siano ad oggi tecnicamente utilizzabili per mancanza dei decreti di applicazione. “A quanto pare non c’è la consapevolezza che serva una risposta immediata” afferma Squittieri, che si dice invece interessata ad alcune misure citate dal presidente della Regione Giani e dall’assessore Marras: in particolare il sostegno agli investimenti del distretto attraverso una forma negoziale, così come previsto dall’ultima modifica delle norme regionali.