9 Novembre 2024

La Cisl all’attacco del Comune sulle 10 assunzioni fiduciarie: “Interrogativi su trasparenza ed equità. Personale interno sfiduciato”

Il sindacato contesta anche le scelte sul piano triennale: le 50 assunzioni previste sono ritenute insufficienti


In una lettera aperta la Cisl Funzione Pubblica di Prato esprime dubbi e solleva critiche sulle politiche del personale adottate dalla giunta Bugetti. Nel mirino varie questioni: in primis le dieci assunzioni fiduciarie ex articolo 90 (9 Istruttori Amministrativi e 1 Funzionario Amministrativo) a tempo determinato e senza concorso, per esigenze temporanee e straordinarie, che ha rappresentato uno dei tasselli della riorganizzazione della macchina comunale da parte della sindaca Bugetti. La Cisl avrebbe auspicato un maggior confronto sulle politiche occupazionali e contesta nel merito questa scelta.

“La decisione di acquisire così tanto personale esterno in maniera arbitraria ha generato una palpabile sensazione di sfiducia tra il personale interno, molti dei quali possiedono le competenze e l’esperienza necessarie per svolgere le mansioni richieste, nonché una chiara sensazione di sfiducia da parte dell’amministrazione verso lo stesso. Questa pratica non solo mina il morale dei dipendenti, ma pone anche interrogativi sulla trasparenza e sull’equità delle politiche di assunzione dell’amministrazione” scrive il delegato enti locali della Cisl Funzione pubblica Giovanni Toccafondi, che chiede l’attivazione di procedure di progressini verticali in deroga per i dipendenti e solleva dubbi anche sul piano del fabbisogno del personale 2024-2026: “L’amministrazione ha programmato l’immediata assunzione di 5 nuovi dirigenti, mentre l’inserimento dei 50 nuovi dipendenti sarà distribuita sul triennio. La CISL FP Firenze Prato esprime forte preoccupazione per questa scelta temporale, poiché, sebbene il numero di dipendenti da assumere nel triennio potrebbe far pensare ad un ritorno agli andamenti occupazionali del passato, molti fattori imprevedibili potrebbero influenzare negativamente il numero effettivo di dipendenti, rendendo insufficienti le assunzioni previste per compensare le perdite subite negli anni, tenuto anche conto dell’importante incremento demografico del Comune di Prato ed il conseguente aumento del carico di lavoro sul personale dipendente stesso”. A corollario della lettera, la Cisl riporta uno specchietto dei numeri dei dipendenti comunali nel corso del tempo: dai 1000 del 2013, di cui 19 dirigenti si è progressimanente scesi fino ai 903 dipendenti del 2019, di cui 11 dirigenti. Nel 2023 si è assistito ad una risalita con 958 dipendenti totali, di cui 13 dirigenti.

Fra i settori che soffrono della maggiore carenza di organico e faticano ad assicurare servizi efficienti e di qualità, la Cisl menziona il servizio protocollo generale e i servizi demografici, ma anche la polizia municipale e qui il destinatario delle richieste si sposta a livello regionale. Il sindacato ha infatti chiesto nei giorni scorsi al presidente della Regione Giani di intervenire a supporto delle polizie locali e sottolineando “la mancata approvazione del nuovo regolamento per le uniformi e le dotazioni; la cessazione dei finanziamenti per la formazione dei nuovi assunti, oltre all’incremento dei fenomeni di degrado urbano e microcriminalità, che affliggono diverse città toscane, inclusa Prato”.

Sul personale educativo la Cisl riconosce e plaude agli sforzi fatti dal Comune negli ultimi anni per stabilizzare i precari, ma ribadisce la propria contrarietà alla prosecuzione della pratica della settimana aggiuntiva estiva del personale educativo, introdotta dalla precedente amministrazione. “La settimana aggiuntiva – scrive la Cisl ha comportato un’estensione eccessiva del calendario scolastico, generando confusione e interpretazioni errate. Sebbene l’obiettivo fosse quello di prolungare il servizio dei nidi comunali, riteniamo che si sarebbe potuto gestire meglio, ad esempio tramite l’affidamento esterno, permettendo così al personale educativo di recuperare le energie psico-fisiche durante il periodo di ferie. Invitiamo dunque la nuova amministrazione a riconsiderare questa misura”.