E’ accusata di aver smaltito illecitamente negli ultimi cinque anni gli scarti tessili prodotti dalla sua ditta l’imprenditrice cinese nei cui confronti è stato eseguito il sequestro preventivo dell’azienda.
La donna, titolare di un’azienda di confezioni a Prato, avrebbe gestito abusivamente e in modo “professionale” lo smaltimento dei rifiuti, con evidente risparmio di spesa, affidandolo a terzi e “anzichè sopportare i relativi costi di smaltimento, li ha abbattuti riversandoli sulla comunità” si legge nella nota della Procura.
Le indagini sono state condotte dalla polizia provinciale con l’ausilio di Alia.
L’impresa, che conta 13 dipendenti, negli ultimi 5 anni non avrebbe mai smaltito regolarmente gli scarti tessili, quantificabili in svariati quintali.
Foto d’archivio