Ad un anno dall’alluvione, a Cantagallo il sindaco Guglielmo Bongiorno fa il punto della situazione.
“In Val di Bisenzio in questi dodici mesi non abbiamo visto nessun rappresentante del Governo che ha letteralmente dimenticato la Toscana colpita dall’alluvione – ha detto il sindaco –
È evidente a tutti – prosegue – che a livello locale, a partire dai Comuni fino alla Regione, è stato fatto il massimo possibile. Adesso è urgente e non più rimandabile che lo Stato faccia la sua parte perché finora è quasi completamente mancato: a fronte di un piano regionale di interventi ritenuti assolutamente necessari che ammonta a 1 miliardo di euro sono arrivate risorse per il solo 10%, senza dimenticare che per uno stato d’emergenza nazionale non è ancora stato nominato un commissario governativo”.
“I cambiamenti climatici impongono un necessario adeguamento delle leggi che solo lo Stato può realizzare – afferma Bongiorno – le norme per la gestione dei corsi d’acqua sono ancora quelle del Regio decreto 523 del 1904, il cosiddetto Testo unico sulle opere idrauliche, così mentre sempre più spesso dobbiamo fare i conti con eventi estremi sul fronte della prevenzione idrogeologica i Comuni fanno ancora riferimento alle regole di calcolo delle medie di piena degli ultimi 200 anni”.
Intanto il Comune di Cantagallo continua a curare le profonde ferite del 2 novembre 2023. Sono stati attivati dal comune 31 interventi di somma urgenza – che secondo la norma consentono solo di eliminare il pericolo riportando l’area colpita nella situazione precedente all’evento, senza possibilità di modifiche, trasformazioni o miglioramenti – per circa 4 milioni e 834 mila euro (ad oggi dalla Regione sono stati erogati circa 2 milioni e 340 mila).
I primi 15 hanno riguardato principalmente attività di primo ripristino di funzionalità della viabilità pubblica e dei sistemi di regimentazione delle acque sulle strade, affrontati con gli operai comunali e con imprese di manutenzione e pronto intervento stradale. Gli altri 16 interventi sono stati più complessi e hanno richiesto, con procedura di somma urgenza, l’affidamento a ditte specializzate e a ingegneri nonché indagini geologiche di supporto.
Ad oggi rimangono da completare sei interventi: a Migliana centro, Chiusoli, Ghiffia, Noceto, Querceta e a Luicciana in via del Rotone. Quasi tutti gli interventi sono pressoché a conclusione, considerando le molteplici difficoltà incontrate: condizioni meteo avverse, pratiche burocratiche, complessità tecnica degli interventi e imprevisti emersi durante le lavorazioni.
Per quanto riguarda poi la seconda fase, quella della ricostruzione il Comune di Cantagallo ha individuato ulteriori 14 interventi necessari sul territorio, in gran parte legati ad opere di sistemazione della rete idrografica; per la realizzazione dei quali sono stati richiesti altri 5 milioni e 300 mila euro. Nell’elenco sono inseriti anche i lavori che riguardano il supporto ai privati per le problematiche alla viabilità che si sono create in località Semita-Tracconi.