Post alluvione a Vaiano, la sindaca Vivarelli: “Amaro anniversario, abbiamo un piano di ricostruzione da 15 milioni ma nessuna certezza”
La prima cittadina fa il punto sugli interventi eseguiti e torna a fare appello al governo
Per la sindaca di Vaiano, Francesca Vivarelli, “quello del prossimo 2 novembre 2024 è un amaro anniversario, vissuto con la determinazione di un grande impegno per superare le tante difficoltà ancora presenti”.
“Diventa più amaro, a maggior ragione, perché coincide con i tragici eventi che hanno colpito la zona di Valencia e che dimostrano, se mai ancora ce ne fosse bisogno, che siamo nel pieno di una transizione climatica e che questo tema dovrebbe essere priorità assoluta dei Governi”, aggiunge la sindaca.
“Da quando sono stata eletta, nel giugno scorso, abbiamo fatto molto per superare quella che ancora si profilava come una situazione di emergenza, penso ad esempio alla rimozione delle terre alluvionali – spiega – moltissimo resta da fare, ma siamo costretti a muoverci con tempi troppo lenti. È stato messo a punto dall’amministrazione comunale un piano di ricostruzione da circa 15 milioni di euro, ma ancora non ci sono certezze circa i tempi e la quantità di risorse che ci verranno assegnate”, fa notare Vivarelli.
Alla Regione, dall’Unione Europea, sono arrivati 62 milioni di euro. “È’ evidente che la coperta, viste anche le nuove emergenze di questi giorni, è davvero troppo corta per fronteggiare le legittime esigenze di tutti”, sottolinea la sindaca.
Il Comune di Vaiano si è mosso, prima di tutto, per l’attivazione di un tavolo operativo dove fossero presenti Comuni, Regione, Genio civile e tutti gli altri enti coinvolti nell’operazione di messa in sicurezza del territorio. “È fondamentale lavorare in rete per essere efficaci e ottimizzare gli interventi operando sull’intero ambito del reticolo idrografico”, precisa Vivarelli, che ha in programma di approvare nei prossimi giorni il piano comunale di protezione civile, appena messo a punto.
Intanto il Comune si è rimboccato le maniche e frugando nelle proprie tasche sta impegnando 200 mila euro per alcuni interventi di messa in sicurezza del Trescellere e del Fosso La Briglia, torrenti in parte tombati che hanno provocato danni ingenti il 2 novembre scorso. Sul Trescellere si lavora nella parte alta, su via Nuova di Schignano, e in via Rosselli (con il concorso di Publiacqua che sta provvedendo alla regimazione autonoma della fognatura); sul Rio La Briglia, in via XXV aprile, dopo l’ispezione si interviene con ripulitura e messa in sicurezza.
Le somme urgenze – Ammontano a circa 1 milione e 300 mila euro le somme urgenze affrontate a partire dal 2 novembre 2023. In tutto una sessantina di interventi, di vario tipo, finalizzati alla messa in sicurezza immediata. Si è lavorato su strade, movimenti franosi, torrenti e fossi. “Le somme urgenze sono state definite dalla precedente amministrazione – spiega la sindaca – quando ci siamo insediati abbiamo verificato la possibilità di implementare i lavori utilizzando lo strumento della somma urgenza, ma purtroppo quella partita era già stata chiusa e abbiamo dovuto prenderne atto”.
L’intervento dell’Unione dei Comuni e del Consorzio di bonifica – L’ Unione dei Comuni è intervenuta nel territorio di Vaiano con lavori in somma urgenza per circa 100 mila euro sul Rio della Briglia e sul Fosso Popigliano. Altri lavori in urgenza, su torrenti e fossi, sono stati realizzati con le risorse del Consorzio di bonifica medio Valdarno per circa 60 mila euro. Per la manutenzione ordinaria sulle sponde del Bisenzio, Fosso Tignamica, Rio Secco, Popigliano, Moschignano, Bronia, Spinaie, Rilaio, Fornaci, Trescellere e Briglia si stanno impegnando inoltre altri 90 mila euro. A monte della località Pozzino sono previsti lavori di risistemazione del Rio Secco per circa 210 mila euro. Già pronto un piano di interventi per il 2025 con la manutenzione delle briglie esistenti per 200 mila euro.
Il piano di ricostruzione – Come previsto dalle norme per la Protezione civile, il Comune di Vaiano ha già messo a punto un piano di ricostruzione: 37 tra opere e interventi previsti per un valore di circa 15 milioni di euro. Ci sono da ricostruire le passerelle travolte dall’alluvione a La Tignamica, a La Briglia, a La Cartaia, c’è il ripristino di diverse frane, sono stati inseriti gli interventi di sistemazione di numerose viabilità e argini e la ricostruzione dei ponte carrabili, tra cui quello su via le Spinaie.
La Villa del Mulinaccio – La splendida villa dove visse Filippo Sassetti è uno dei simboli della violenza dell’alluvione del 2 novembre 2023. Per il suo recupero la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha messo a disposizione 200 mila euro. Sono in corso le procedure per la progettazione e l’esecuzione dei primi lavori di sistemazione.