14 Settembre 2017

Cambio al vertice dei vigili del fuoco: Francesco Materazzi è il nuovo comandante FOTO


Cambio al vertice dei vigili del fuoco di Prato. Dopo tre anni di permanenza nella nostra città, Luigi Gentiluomo lascia il comando provinciale pratese per andare a ricoprire l’incarico di comandante a Pistoia. Al suo posto, da domani, ci sarà l’ingegnere Francesco Materazzi, 54 anni, al suo primo incarico da comandante, dopo una lunga carriera nel corpo nazionale dei vigili del Fuoco, iniziata nel 1994.
Originario di Roma, Materazzi ha avuto incarichi presso il dipartimento di protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e, dal 2009, presso il comando provinciale di Roma. Dallo scorso anno ha assunto il ruolo di comandante vicario del Comando di Firenze. Tra i riconoscimenti ottenuti ci sono le benemerenze per l’attività prestata in occasione dei terremoti di Umbria e Marche del 1997, dell’Aquila (2012) e dell’Emilia (2012).
Stamani, nel corso del passaggio di consegne, il comandante Gentiluomo ha illustrato al suo successore le caratteristiche della realtà pratese. “Nella capitale, come responsabile dei poli di prevenzione Eur e Pomezia, ho avuto modo di conoscere una realtà come Pomezia, un polo produttivo piuttosto importante vicino ad una grande città; caratteristiche simili a Prato – ha detto Francesco Materazzi -, che a Firenze ha potuto conoscere l’impianto artigianale cinese presente all’Osmannoro.
“Per conoscere il territorio, bisogna lavorarci e quindi anche a Prato devo imparare, come ogni volta che si cambia” afferma il nuovo comandante.

“Lascio Prato con un po’ di rammarico perchè qui ho vissuto tre anni intensi e una bellissima esperienza” – ha invece salutato Luigi Gentiluomo, arrivato nel settembre 2014, pochi mesi dopo la tragedia della Teresa Moda e in concomitanza con l’intensificazione dei controlli nelle ditte cinesi, anche attraverso il progetto Lavoro sicuro della Regione. “Il comando ha affrontato la notevole mole di lavoro attraverso una riorganizzazione interna e con l’aiuto di personale proveniente da altri comandi istituendo una task force dedicata ai controlli. Il lavoro svolto, congiuntamente alle forze di polizia e alle altre strutture territoriali, ha consentito di ridurre in molti casi i rischi di incendio presenti sul territorio. Molte attività si sono messe in regola, ma tante altre purtroppo rimangono nascoste, come ha dimostrato la tragedia di Vaiano”.

Gentiluomo, che ha ringraziato il personale dei vigili del fuoco pratesi e sottolineato l’ottima collaborazione con le forze dell’ordine e le istituzioni locali, ha ricordato alcune delle emergenze affrontate, come la tempesta di vento del marzo 2015, quando i pompieri gestirono oltre 1200 richieste di intervento, i grandi incendi di capannoni industriali e artigianali e il soccorso prestato alle popolazioni terremotate dell’Italia centrale.

Tra le criticità segnalate dal comandante uscente c’è la carenza di organico del comparto amministrativo: sono soltanto nove, rispetto ai venti previsti, gli addetti del comando provinciale in servizio in questo settore, importante per il supporto al personale operativo. La carenza di organico è dovuta al blocco delle assunzioni e allo scarso “appeal” di Prato nelle procedure di mobilità interna al Corpo.
Buone notizie invece per il distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Vaiano: “Quest’anno a marzo – dice Gentiluomo – siamo riusciti a concludere un corso per altri 11 vigili del fuoco volontari, che ci consentono di aumentare l’operatività del distaccamento, che è stato il primo ad intervenire in occasione dell’incendio alla Tignamica, pochi minuti dopo la segnalazione”.

Dario Zona