Ex tintoria Etrusca a Campi Bisenzio, ordinanza del Comune per limitare la dispersione delle fibre di amianto
La copertura in eternit è crollata sui rifiuti tessili presenti all'interno: diverse le criticità riscontrate da Arpat ed Asl nella vecchia fabbrica
L’incendio all’ex tintoria Etrusca di via Einstein 12 a Campi Bisenzio, sabato scorso, ha provocato il crollo della copertura in cemento amianto, che è implosa sui rifiuti tessili presenti all’interno del capannone. I rifiuti in amianto sono contenuti dalle mura dell’edificio ma questo ha diverse aperture nei muri da cui potrebbero fuoriuscire fibre in amianto, soprattutto in presenza di forti venti. Lo rileva Arpat Toscana che assieme alla Asl ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo nell’edificio, a seguito del quale è stata proposta al Comune di Campi Bisenzio l’emissione di un’ordinanza atta a ridurre i rischi ambientali. Ordinanza che è stata emessa mercoledi 18 settembre.
Diverse le criticità riscontrate: per quanto riguarda le acque di spegnimento, utilizzate durante l’incendio, “queste risultano accumulate nei sotterranei, presumibilmente non a tenuta; questo può comportare una percolazione nel terreno con rischi di inquinamento della falda” spiega Arpat, il cui personale ha verificato nel piazzale laterale all’edificio la presenza di una vasca interrata ad uso dell’ex tintoria, “presumibilmente piena di acqua piovana, che versa in pessime condizioni”, così come la copertura della vasca, parzialmente crollata, ed anche i pozzetti intorno risultano obsoleti e pericolosi per eventuali persone che accedono al piazzale.
Per questo, ARPAT, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria, ha proposto e ottenuto dal Comune di Campi Bisenzio l’adozione di un’ordinanza, che impone alcuni primi provvedimenti urgenti:
• la chiusura degli accessi dell’ex tintoria con teloni o altri dispositivi idonei a contenere l’eventuale dispersione di fibre di amianto
• lo svuotamento dei locali sotterranei dove, al momento, sono presenti le acque di spegnimento dell’incendio e lo smaltimento delle stesse
• l’interdizione dell’accesso all’area esterna dell’ex tintoria, dove presente la vasca interrata, lo svuotamento e la messa in sicurezza della stessa.
ARPAT ed ASL ritiengono altresì necessario interdire l’accesso a tutta l’area dell’ex tintoria fino alla valutazione dell’assenza di rischio legata al transito e alla presenza di persone e attività all’interno dei locali non interessati dall’incendio.
Inoltre, vista la densità di attività produttive e di transito intorno all’area interessata dall’incendio, ARPAT eseguirà un monitoraggio breve della concentrazione di fibre di amianto nell’aria nelle aree esterne limitrofe all’edificio incendiato, al fine di ricavare informazioni utili a valutare eventuali successivi provvedimenti o allentamenti delle restrizioni proposte in via cautelativa. Il monitoraggio sarà effettuato tenendo conto delle condizioni meteo e delle condizioni ambientali dell’area che possono interferire con le rilevazioni.
L’ordinanza richiesta è stata emessa dal Comune in data 18/09/2024.