C’era anche la fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze alla cerimonia di intitolazione di una strada di Vaiano ai Caduti di Nassiriya. L’amministrazione comunale e il Comando provinciale dei Carabinieri di Prato hanno scelto di ricordare così i militari italiani caduti nel 2003 nell’attentato della città irachena. Numerose le autorità intervenute tra cui il Prefetto e il Questore di Prato, il vescovo Simoni, i sindaci della Valbisenzio, i comandanti regionali e provinciali dell’Arma dei Carabinieri, rappresentanti dei vigili del Fuoco e delle associazioni del territorio. Ma anche tante famiglie e tanti bambini: tutti insieme per coltivare la memoria e rendere omaggio ai caduti di Nassirya. Alla cerimonia erano presenti anche i familiari di due di loro: la vedova del carabiniere Enzo Fregosi di Livorno, e i genitori di Carlo De Trizio, arrivati dalla Puglia. I parenti di altri militari caduti hanno invece chiamato il Comune ringraziando per l’attenzione che l’amministrazione ha riservato verso i tragici attentati.
C’era anche la fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze alla cerimonia di intitolazione di una strada di Vaiano ai Caduti di Nassiriya. L’amministrazione comunale e il Comando provinciale dei Carabinieri di Prato hanno scelto di ricordare così i militari italiani caduti nel 2003 nell’attentato della città irachena. Numerose le autorità intervenute tra cui il Prefetto e il Questore di Prato, il vescovo Simoni, i sindaci della Valbisenzio, i comandanti regionali e provinciali dell’Arma dei Carabinieri, rappresentanti dei vigili del Fuoco e delle associazioni del territorio. Ma anche tante famiglie e tanti bambini: tutti insieme per coltivare la memoria e rendere omaggio ai caduti di Nassirya. Alla cerimonia erano presenti anche i familiari di due di loro: la vedova del carabiniere Enzo Fregosi di Livorno, e i genitori di Carlo De Trizio, arrivati dalla Puglia. I parenti di altri militari caduti hanno invece chiamato il Comune ringraziando per l’attenzione che l’amministrazione ha riservato verso i tragici attentati.