La Scent of work Srl – società di consulenza aziendale facente riferimento all’ex direttore generale dell’AC Prato Ivan Reggiani – in relazione alle notizie riguardanti i contenuti della recente sentenza resa dal tribunale di Prato che l’ha condannata al pagamento della somma di 50.000 euro in favore di Humanativa Group srl (società facente riferimento al presidente dell’AC Prato Stefano Commini) a titolo di risarcimento danni per la querele legata al pignoramento delle quote dell’AC Prato, fa presente di aver già dato mandato ai propri legali di impugnare la sentenza dinanzi alla Corte d’appello di Firenze e chiederne la sospensiva.
“Il motivo fondante – si legge nella nota – è che la società appellante Scent of Work srl non ha commesso alcun illecito suscettibile di arrecare un danno alla società proprietaria delle quote dell’AC Prato calcio, ma ha agito soltanto a tutela di un credito di 250.000 euro vantato nei confronti di AC Prato calcio” poi saldato in data 8 marzo 2022.
Il riferimento è al trasferimento del 100% delle quote dell’AC Prato operata nel dicembre del 2021 da Commini Group spa ad Humanativa Group srl, entrambe facenti capo al patron della società biancazzurra.
Per la Scent of work Srl “la sentenza resa dal giudice onorario del tribunale di Prato non ha nulla a che vedere con le sorti del Prato calcio le cui quote erano e sono di proprietà del presidente Commini, avendo saldato il debito di 250.000 euro con la Scent of work ed Ivano Reggiani a seguito della azione esecutiva non andata a buon fine”.