In vista del centenario della morte di don Didaco Bessi la congregazione delle Domenicane di Santa Maria del Rosario ha deciso di promuovere una serie di iniziative per ricordare la figura del proprio fondatore. L’anniversario cade nel 2019. Don Didaco morì cento anni prima all’età di 63 anni a San Pietro a Iolo, parrocchia dove è stato a lungo pievano e animatore di moltissime attività e iniziative.
L’idea delle Domenicane di Iolo è quella di tracciare un profilo del fondatore attraverso la lente delle tre virtù teologali: fede, speranza e carità. Si terranno così tre incontri, uno all’anno, in modo da creare un cammino di avvicinamento alla ricorrenza.
Nel 2017 l’appuntamento è per sabato 20 maggio – data scelta perché vicina alla data della morte di don Didaco, il 25 maggio – in palazzo vescovile alle 21, con Mario Pangallo, al quale è stato chiesto di trattare l’aspetto della vita di fede di don Bessi. Nell’occasione, Pangallo, docente alla Pontificia università Gregoriana e alla Lateranense, presenterà il libro: « La fede nella vita e negli scritti del Servo di Dio Didaco Bessi».
L’anno prossimo toccherà a don Diego Pancaldo, sacerdote pistoiese e docente di teologia spirituale, presentare la virtù della speranza, mentre nel 2019 sarà mons. Basilio Petrà, docente di teologia morale, a parlare della carità nella vita di don Didaco Bessi.
Attualmente è in corso la causa di beatificazione del sacerdote iolese. Lo scorso 21 ottobre si è chiusa con una cerimonia solenne nel duomo di Prato l’inchiesta diocesana, promossa per «ricercare», attraverso interviste e la raccolta di materiali, elementi che possano far arrivare don Bessi ad essere dichiarato Venerabile, passo successivo allo status di Servo di Dio, già raggiunto, e precedente quello di Beato. I materiali raccolti durante i tre anni di indagine del tribunale diocesano sono al vaglio della Congregazione per le cause dei Santi.