Lente di ingrandimento del Comune di Prato su auto e beni di lusso, che potrebbero essere intestati a persone irreperibili o nascondere redditi dichiarati non rispondenti al vero. L’assessore alla Sicurezza Aldo Milone presenterà istanza alla Motorizzazione civile per modificare la procedura in base alla quale con una semplice autocertificazione si ottiene l’immatricolazione di una macchina, senza alcun certificato anagrafico. Il rischio infatti è che i dati forniti siano falsi o che comunque non corrispondano al reale proprietario del mezzo, favorendo l’evasione fiscale. Inoltre in caso di incidente stradale o commissione di un reato, se non fermate subito, queste persone sarebbero irrintracciabili e non potrebbero essere notificate nè multe, nè altri atti o ingiunzioni. Così si renderebbe più facile ed efficace il lavoro della task force antievasione capeggiata dall’assessore alla Sicurezza urbana Aldo Milone, che armata di taccuino e matita già dal settembre scorso è in giro nel territorio per annotare i numeri di targa da controllare incrociandoli con i dati del proprietario e i redditi dichiarati. A questo punto entra in gioco l’Agenzia delle Entrate, che valuta l’entita dell’evasione. L’operazione è possibile grazie al progetto Full digital dell’assessorato all’Innovazione tecnologica del Comune, guidato da Anna Lisa Nocentini, varato nel 2009 appunto per incrociare in tempo reale le banche dati dei diversi enti del territorio e superare così l’ostacolo dei diversi linguaggi digitali. Il progetto, premiato nel 2010 dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, vede coinvolti la Prefettura come ente coordinatore, il Comune, la Provincia, i Comuni dell’area, l’Agenzia delle Entrate, Sori, Camera di Commercio, Motorizzazione civile, Catasto, il Tribunale, la Questura, Fiamme Gialle e altri soggetti coinvolti: «E’ un progetto dalle grandi potenzialità che elimina una grande mole di burocrazia ed abbatte le barriere tra enti diversi con diverse competenze – afferma l’assessore all’Innovazione Anna Lisa Nocentini – La sua corretta applicazione da parte di tutti gli enti firmatari metterà fine a questo tipo di disfunzioni, come il rilascio di un’autocertificazione in base a dati non veritieri».