E’ finita l’era degli uomini che vengono da Marte e le donne che vengono da Venere. Le donne vengono sempre di più da un’azienda, di frequente nel settore del manifatturiero e dei servizi, di cui sono loro a capo. Secondo gli ultimi dati della Camera di commercio, un’impresa su quattro di quelle che operano sul territorio della provincia di Prato è a conduzione femminile: sono infatti 7.300 quelle guidate da donne, su un totale di 29.200 imprese, con una crescita dell’1,8% rispetto al 2015. Il profilo dell’ imprenditrice comprende due caratteristiche: si tratta per lo più di una donna impiegata nel manifatturiero (il 36% delle imprese rosa risulta in questo ambito) o nei servizi, dove le donne a capo di attività sono pari al 28,2%, e si tratta di una donna giovane, di età compresa tra i 29 e i 49 anni. Le giovani imprenditrici staccano in iniziativa i loro coetanei di sesso maschile di ben 4,2 punti percentuali. Sono numeri che collocano Prato al terzo posto insieme a Livorno nella classifica che considera la vitalità dell’imprenditoria femminile delle varie province italiane e al 28esimo posto nella classifica che considera i comuni. Il 2015 aveva registrato una crescita delle imprese rosa rispetto all’anno precedente dell’1,7%, mentre il 2014 era rimasto sostanzialmente stabile rispetto al 2013, quando le imprese femminili attive erano 7.798 su un totale di 29.180 nella provincia di Prato. C’è di che essere fieri anche guardando alla classifica che misura l’incidenza delle donne imprenditrici artigiane sul numero totale della categoria: Prato è al primo posto, seguita da Fermo e da Pescara. Supera infatti di quasi 8 punti percentuali l’incidenza media delle donne con cariche nelle imprese artigiane sul totale degli imprenditori di questo settore, come rilevato dall’Osservatorio Confartigianato Donne Impresa aggiornato al dicembre 2016. La nostra provincia si aggiudica il primo posto anche nella classifica che misura il numero delle titolari di imprese individuali artigiane: a Prato sono oltre un terzo delle donne titolari, registrando un +1,1% rispetto al dato del 2015.
