Una mostra che ruota intorno al simbolo religioso e civile di Prato, fulcro delle vicende artistiche della città e cardine della sua identità: sarà il Sacro Cingolo, la cintura della Vergine custodita nel Duomo, il centro della mostra “Legati da una Cintola”, la cui inaugurazione è prevista per il 7 settembre 2017 nell’ala di Palazzo Pretorio di Monte dei Pegni, attualmente in restauro. La mostra prende spunto dal grande valore identitario del Sacro Cingolo per intrecciare i fili di un percorso che parla della città attraverso reperti documentari e iconografici, di cui alcuni inediti. L’allestimento, promosso dal Comune di Prato in collaborazione con la Diocesi, è curato da Cristina Gnoni Mavarelli della Soprintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio di Firenze, Prato e Pistoia e dal professor Andrea De Marchi, insegnante di Storia dell’arte medievale presso l’Università di Firenze. La mostra-evento è stata presentata oggi, lunedì 9 gennaio, in Palazzo Pretorio alla presenza del vescovo di Prato Monsignor Franco Agostinelli, del sindaco Matteo Biffoni e dell’assessore alla cultura Simone Mangani.
All’interno della mostra sarà visibile nel suo complesso, dopo numerose vicende di smembramento, anche la pala di Bernardo Daddi, una delle immagini più prestigiose di tutto il Trecento dedicate all’Assunta e al dono miracoloso della cintola all’incredulo San Tommaso. Originariamente l’opera comprendeva una doppia predella con la storia del viaggio della cintola e del suo approdo a Prato e la parallela migrazione del corpo di Santo Stefano da Gerusalemme a Roma, oltre a una terminazione con la Madonna assunta che cede la cintola a San Tommaso, conservata al Metropolitan Museum di New York.