16 Luglio 2024

Ditta di logistica distrutta, il rogo è doloso. Sudd Cobas: “Basta violenza nel distretto”

Il settore dei trasporti di merci cinesi negli ultimi anni è stato caratterizzato da diversi episodi cruenti


E’ di origine dolosa il rogo che alle 4,40 del mattino si è sprigionato alla Shun Da, azienda di logistica cinese di via Nottingham al Macrolotto Due. Dopo le operazioni di spegnimento e bonifica da parte dei vigili del fuoco, sono già iniziate le verifiche per acquisire elementi utili alle indagini: testimonianze, immagini di videosorveglianza delle tante imprese presenti nella zona.
Un settore, quello della logistica e dei trasporti, che all’interno della comunità cinese è stato al centro negli ultimi anni e negli ultimi mesi di altri roghi di natura dolosa, ma anche fatti di sangue e di un’inchiesta, China Truck, che ha contestato l’esistenza di un sodalizio criminale di tipo mafioso.
Le indagini dovranno appurare in quale tipo di contesto è maturato il furioso incendio di lunedi mattina, che in poche ore ha di fatto azzerato il capannone di via Nottingham distruggendo, oltre al materiale, anche i camion e i tir. Su uno di questi era a dormire un trasportatore pakistano svegliato dal rumore dello scoppio degli pneumatici, e forse per questo salvo.
Il Sudd Cobas ricorda come il magazzino in questione a maggio scorso fu al centro di una protesta e poi di un accordo sindacale.
“Due mesi dopo del magazzino ci sono solo ceneri – commentano Luca Toscano e Sarah Caudiero – che sottolineano come già in passato questo territorio abbia dovuto “assistere a faide sanguinose quanto invisibili, senza reazioni della politica, delle istituzioni, della società civile”.
Secondo il Sudd Cobas, che preannuncia iniziative aperte a tutta la cittadinanza, tutto fa pensare a una nuova escalation di violenza nel distretto. “Quello che si è provato a nascondere – concludeono Toscano e Caudiero – è il fatto che in questa economia criminale migliaia di cittadini di questo territorio vengono sfruttati e ciclicamente diventano vittime loro malgrado di faide e guerre para-mafiose”.