3 Luglio 2024

Violenza sessuale sul luogo di lavoro: titolare a processo, Cgil riconosciuta parte civile

L'imprenditore avrebbe tentato di baciare in bocca la dipendente che ha presentato querela e ha ottenuto assistenza tramite lo Sportello donna del sindacato


La Camera del Lavoro e la Filctem Cgil Prato Pistoia sono state ammesse come parti civili, per la prima volta in Italia, in un processo per violenza sessuale. Il sindacato di piazza Mercatale e l’organizzazione dei lavoratori manifatturieri si erano costituiti parte civile in un procedimento nei confronti del titolare di un’impresa, imputato “perché mediante abuso dell’autorità derivante dalla sua posizione di datore di lavoro e con violenza” e con “atti idonei e diretti”, costringeva “in modo non equivoco” una dipendente a subire violenza sessuale sul luogo di lavoro. L’episodio risale al dicembre 2021 quando la dipendente dell’azienda tessile, una trentenne italiana, avrebbe subito un approccio sul luogo di lavoro. Secondo quanto denunciato dalla vittima, il titolare, un uomo cinese di 47 anni, le ha spostato la mascherina tentando di baciarla in bocca.

A seguito dell’episodio la lavoratrice ha presentato querela e ha ottenuto assistenza legale tramite lo Sportello donna della Cgil di Prato. Il sindacato, attraverso l’avvocata Amelia Vetrone, a maggio si è costituito parte civile davanti al giudice per l’udienza preliminare, richiamando la rappresentatività della Cgil a tutela dei lavoratori, e sottolineando come il reato contestato “abbia danneggiato anche l’onorabilità della Camera del Lavoro di Prato e della Filctem che quotidianamente pongono l’attenzione sulla sicurezza nell’ambito lavorativo anche e soprattutto con riferimento alla discriminazione di genere”.

Un’attività sindacale, è scritto ancora nell’atto di costituzione, firmato dal segretario generale della Camera del Lavoro Lorenzo Pancini e dal segretario generale della Filctem Cgil Prato Pistoia Juri Meneghetti, che trova legittimazione giuridica nell’articolo 1 dello statuto della Cgil “un’organizzazione sindacale generale di natura programmatica, unitaria, laica, democratica, plurietnica, di donne e uomini”, che “ripudia e combatte ogni forma di molestia, discriminazione e violenza contro le donne e per orientamento sessuale ed identità di genere”.

Il Tribunale di Prato ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte da Camera del Lavoro e Filctem Prato Pistoia e le ha ammesse come parti civili nel processo intentato per violenza sessuale verso una lavoratrice.