Un camice appeso su una grande croce di legno, macchiato di sangue tanto quanto la tela che, alle spalle, completa l’opera: una sorta di altare su cui si incontrano dolore e pietà umana. E’ la crocifissione evocata dal lavoro dell’artista austriaco Hermann Nitsch, che alla vigilia della chiusura diocesana del Giubileo della Misericordia arriva in Duomo per dare continuità al percorso di riapertura del Centro Pecci. Un tassello del progetto espositivo “La fine del mondo” (che ha segnato la nuova fase del museo d’arte contemporanea) e che fino al 18 dicembre prossimo sarà esposto all’interno della cappella Inghirami, detta anche della Sacra Famiglia. Il servizio è di Giulia Ghizzani.