Il prossimo 19 novembre compirà novantuno anni, ma ieri pomeriggio era al Centro Pecci per parlare del senso di incertezza che affligge l’uomo moderno, con riferimento alla mostra tuttora in corso “La fine del mondo”. Zygmunt Bauman, sociologo e filosofo polacco, ritenuto uno dei maggiori pensatori a livello internazionale, è tornato a Prato a distanza di un anno e mezzo dalla sua ultima visita, parlando di immigrazione e facendo riferimento anche a Papa Francesco.