I dati raccolti dal Comune parlano chiaro: il numero dei cittadini pratesi che chiedono di essere cremati dopo la morte è in continua crescita. Già nel 2015 le percentuali parlavano del 40 per cento dei defunti cremati, e secondo le ultime stime, non ancora ufficiali, nel 2016 la quota si aggira intorno al 50 per cento. Questo è uno dei motivi principali che ha spinto l’Amministrazione comunale, e nello specifico l’Unità cimiteri di Prato, a non prevedere lavori di ampliamento interno dei camposanti cittadini per il 2017, limitando gli interventi alla ristrutturazione e al recupero dei loculi antichi e abbandonati. Questa politica permetterebbe, infatti, di mettere a disposizione dei cittadini ulteriori spazi per la sepoltura dei propri cari.
«Era già nostro intento da qualche anno – spiega Elena Carpani, responsabile dell’Unità cimiteri del Comune di Prato – quello di recuperare i loculi antichi o abbandonati. È un processo lungo, tuttora in corso: si tratta di condurre un’indagine con l’aiuto del Consorzio Leonardo, gestore dei cimiteri cittadini, dell’anagrafe e di altri enti competenti, sui loculi contenenti salme che risalgono agli anni ’30, ’40 o ’50 del secolo scorso, per capire se i parenti dei defunti siano ancora in vita. Talvolta, elemento determinante ai fini della ricerca è lo stato di abbandono e di incuria di numerose sepolture. In altri casi – prosegue Carpani – a determinare il recupero dei loculi è la scadenza delle concessioni, che dai primissimi anni ’70 sono quarantennali e non più perpetue. L’obiettivo è quello di ottimizzare gli spazi attualmente in uso dei cimiteri, senza dover procedere ad ampliamenti al momento non indispensabili».
Per quanto riguarda gli ultimi interventi del Comune sui cimiteri cittadini, entro la festa di Tutti i Santi del primo novembre e dei defunti di mercoledì 2, tutti i lavori di ampliamento interno e di ristrutturazione possono considerarsi conclusi. L’obiettivo dell’Unità cimiteriale comunale, infatti, è quello di poter garantire ai pratesi l’accesso al luogo di riposo dei propri cari in completa sicurezza e nel rispetto dell’atmosfera di raccoglimento tipica dei luoghi sacri. Tra i lavori appena ultimati quelli riguardanti la costruzione di nuovi corpi di fabbrica, ossia strutture in cemento destinate ad accogliere nuovi ossarini o loculi. Questa tipologia di intervento ha interessato i cimiteri di Chiesanuova, che si è arricchita di 624 ossarini, di Mezzana con 140 nuovi loculi e di San Giusto (470 ossarini). Altri lavori, invece, riguardano principalmente la necessità di ristrutturare determinate porzioni di cimiteri cittadini usurate dal tempo o rovinate dalla tempesta di vento del 5 marzo 2015, che causò ingenti danni. Tra gli ultimi interventi realizzati il rifacimento dell’intonaco e l’imbiancatura dei vani scala presso il cimitero di Chiesanuova e la messa in sicurezza del muro di cinta e l’intonacatura dei loculi a Figline.