Passeggiare nel bosco e raccogliere i funghi è una attività piacevole e rilassante ma è necessario tenere alta l’attenzione se non si è esperti nel riconoscere i funghi commestibili da quelli velenosi. E’ quindi raccomandato rivolgersi al personale qualificato dell’Ispettorato Micologico per evitare rischi di intossicazioni. Il servizio di consulenza gratuita è già attivo presso il Dipartimento di Prevenzione dell’AUSL Toscana Centro, via Lavarone 3/5 – Prato – dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle ore 9.30 o su appuntamento telefonico al numero 0574 805545.
Cosa occorre per la raccolta dei funghi:
E’ necessaria l’Autorizzazione rilasciata dalla Regione Toscana, valida su tutto il territorio regionale, per la ricerca all’interno dei parchi, nazionali o regionali, occorre prendere visione dei rispettivi regolamenti che possono prevedere ulteriori autorizzazioni e/o modalità di raccolta diverse da quelle fissate dalla legge regionale.
Per i residenti in Toscana:
– coloro che vogliono raccogliere i funghi epigei spontanei nel solo territorio del Comune di residenza non sono tenuti a munirsi di alcuna autorizzazione;
– coloro che vogliono raccogliere i funghi epigei spontanei al di fuori del Comune di residenza sono tenuti ad effettuare un versamento sul conto corrente postale n. 6750946 intestato a Regione Toscana, un bonifico tramite codice IBAN (IT87 P076 0102 8000 0000 6750 946), oppure un versamento tramite IRIS, la piattaforma della Regione Toscana per i pagamenti su servizi toscana. La ricevuta deve riportare la causale “Raccolta funghi” e le generalità del raccoglitore e va conservata e portata con sé al momento della raccolta, insieme a un documento di riconoscimento. Per ottenere l’autorizzazione devono essere versati i seguenti importi: 13 euro per l’autorizzazione personale semestrale e 25 euro per l’autorizzazione personale annuale.
Nel caso di residenza in territori classificati montani tali importi sono ridotti del 50%. Di analoga riduzione beneficiano i soggetti di età compresa fra i 14 ed i 18 anni che abbiano frequentato un corso di informazione ed educazione organizzato dalla Amministrazione provinciale o dalle Comunità montane ed abbiano ottenuto il relativo attestato di frequenza.
Il limite di raccolta giornaliero è di 3 Kg di funghi a testa. I residenti nei territori classificati montani possono raccogliere, nel territorio del proprio comune di residenza, fino a un massimo di 10 kg per persona. E’ vietata la raccolta di porcini con dimensione del cappello inferiore a 4 centimetri. Non devono assolutamente essere usati strumenti (tipo rastrelli e altri attrezzi) che danneggiano il suolo, il micelio e l’apparato radicale della vegetazione. I funghi devono essere riposti in contenitori rigidi aerati, i classici cestini, per diffondere le spore e conservare in buono stato quanto raccolto. E’ vietato assolutamente l’uso di buste e sacchetti di plastica.
Nel 2015 l’Ispettorato Micologico ha effettuato 128 consulenze determinando circa 260 specie fungine. Il servizio collabora anche con il Pronto Soccorso nei casi di intossicazione da funghi per individuare la specie e la potenziale pericolosità.
Consigli utili per la raccolta
Per le uscite nel bosco è necessario un equipaggiamento adeguato: pantaloni lunghi in tessuto spesso e resistente per proteggere le gambe, scarponcelli o stivali con suola a carro-armato, sia per la protezione delle estremità che per ridurre il rischio di scivolamenti e cadute. Sarà utile munirsi di una giacca impermeabile in caso di maltempo. Gli accessori da non dimenticare: cellulare, cestino, bastone e coltellino; uno spazzolino servirà per pulire sommariamente i funghi sul posto, liberandoli dal terriccio.
Non deve essere raccolto il fungo tagliando il gambo alla base ma estratto per intero dal suolo.
L’ambiente naturale in tutti i suoi aspetti deve essere rispettato, compresi i funghi velenosi o sconosciuti che non devono essere distrutti perché anch’essi necessari al delicato equilibrio del bosco.