Il vertice di oggi pomeriggio in Provincia non ha risolto in maniera definitiva la vicenda relativa all’accoglienza dei profughi provenienti dal Nord Africa. Se ne riparlerà in un’altra riunione programmata per la prossima settimana. L’incontro di oggi – al quale hanno partecipato il presidente della Provincia Gestri, esponenti dei sette comuni pratesi, la direttrice della Caritas pratese Idalia Venco e il dirigente della Regione Biagi – seguiva di un giorno le dichiarazioni del Vescovo di Prato, Gastone Simoni, che ieri aveva aperto le porte all’accoglienza dei profughi provenienti dalle zone di guerra e carestia dell’Africa. E’ stata effettuata una prima mappatura per individuare edifici idonei all’accoglienza. Al momento sembra che non siano stati individuati edifici pubblici, ma solo sistemazioni di proprietà della Caritas e delle associazioni di volontariato a Prato, Montemurlo e in Val di Bisenzio. L’assessore all’integrazione Giorgio Silli ha confermato la posizione già espressa dal Comune, ovvero l’impossibilità da parte delle strutture cittadine di poter accogliere profughi dato l’alto numero di stranieri già presenti e le problematiche connesse. Silli si è comunque detto disponibile ad un altro incontro per monitorare la situazione, in continua fase di evoluzione, ripetendo che attualmente non c’è la necessità e l’urgenza dell’accoglienza di profughi a Prato.