5 Giugno 2024

Chiti (Alternativa per i Beni Comuni): “Cinque Stelle accanto al Pd solo per poltrone comode”

L'attacco del candidato consigliere Tommaso Chiti


“Bartalini è fuori luogo: il posto dove vogliono essere loro del M5S accanto al PD è solo per poltrone comode, rinnegando dieci anni di opposizione al partito trasversale degli affari”. A sferrare l’attacco all’indirizzo della capolista del Movimento Cinque Stelle (che è nella coalizione a sostegno di Ilaria Bugetti) è Tommaso Chiti, candidato al consiglio comunale per Alternativa per i Beni Comuni. “Le dichiarazioni della capolista grillina sono una sequela di ipocrisia ed ignoranza, confutabile con poco: la Multiutility SPA prevede fino al 49% di partecipazioni private, a prescindere se gli azionisti saranno reperiti in Borsa o altrove, producendo quindi utili a carico delle bollette per l’utenza. Sulla questione dell’inceneritore invece urge segnalare che quello di fanghi dell’impianto Gi.Da. è già in essere e la sua estensione consiste in un progetto già approvato dal loro nuovo alleato PD ed attualmente soggetto a ricorso TAR da parte dei comitati ambientali”, dice Chiti, riferendosi alle dichiarazioni di Bartalini in merito all’acqua pubblica.

“Corre poi l’obbligo ricordare a Bartalini – continua Tommaso Chiti – che nel CdA di Multiutility SPA siedono ai vertici l’ex-consigliere regionale Nicola Ciolini, in quota PD; e l’uomo della Meloni in Toscana, l’aretino Francesco Macrì in quota FdI. Ecco la fotografia plastica del derby del partito trasversale degli affari, in cui anche il M5S di Prato ha deciso di partecipare, tradendo tutte le passate battaglie sulla tutela di ambiente e persone. Nel capoluogo toscano lo stesso partito pentastellato ha motivato la scelta di non fare alleanze con il PD proprio per “credibilità” e perché “l’ambiente non è questione negoziabile”, mentre a Prato tira una brutta aria da campo largo e altrettanto allagato. Gli slogan su acqua pubblica e consumo di suolo 0 da parte della coalizione di Bugetti sono solo prese in giro e basta guardare al programma elettorale per leggere ancora lo strumento della perequazione edilizia e soprattutto l’assenza di qualunque proposta concreta per ripubblicizzare davvero il servizio idrico. Come Alternativa per i Beni Comuni sosteniamo il recesso immediato dall’operazione di speculazione finanziaria Multiutility Spa e la creazione di una società in-house di diritto pubblico soggetta a pareggio di bilancio per la riduzione delle tariffe a fronte di un miglioramento del servizio”, conclude Chiti.