22 Giugno 2016

Anziani non autosufficienti, a Prato sono 8600. Presentata alla Misericordia la ricerca del Censis sul bisogno di assistenza familiare VIDEO


A Prato la percentuale di anziani sulla popolazione è cresciuta dal 13 al 22% in 35 anni. Nella nostra città ci sono 8600 over 65 con limitazioni funzionali (ossia il 16% del totale) e di questi l’8% è costretto a letto. È la fotografia scattata dalla Fondazione Censis che ha condotto una ricerca sull’assistenza familiare in Italia, facendo emergere soluzioni e sinergie tra pubblico e privato per risolvere un fenomeno che spesso porta le famiglie con persone non autosufficienti a sentirsi lasciate sole nel gestire il loro bisogno di assistenza.

La ricerca è stata presentata ieri sera, martedì 21 giugno, nel corso di un convegno promosso dall’agenzia per il lavoro Openjobmetis nel salone della Misericordia di Prato. Al dibattito, moderato dalla giornalista de Il Sole 24 Ore Rosalba Reggio, sono intervenuti Francesco Maietta, responsabile politiche sociali della Fondazione Censis, Elisa Fagotto, project manager divisione family care di Openjobmetis, l’onorevole Antonio Tomassini, l’assessore Luigi Biancalani e il segretario della Misericordia Andrea Gori.

Nella sua presentazione il Censis ha poi alzato lo sguardo oltre la nostra realtà cittadina per dare un quadro della situazione a livello nazionale, dove si stima che l’assistenza a lungo termine costa alle famiglie 13 miliardi di euro l’anno, mentre si spendono 34 miliardi per sostenere costi sanitari privati.

Di fatto l’assistenza agli anziani viene affidata alle bandanti. In Italia se ne contano 700mila per un costo di 9 miliardi di euro l’anno a carico delle famiglie. Se da un lato la loro presenza sta salvando una generazione di anziani, dall’altro sta deresponsabilizzando la società, lasciando sole le famiglie ad affrontare il problema. Secondo la ricerca il 47% di coloro che vivono questa situazione afferma di non sapere a chi rivolgersi e il 56% ritiene che il sistema garantisca sole le prestazioni di base ma non il resto, a cui deve provvedere in autonomia la singola famiglia. Inoltre, il 62% del campione teme che, nei prossimi 3-5 anni, i servizi assicurati dalla copertura pubblica subiranno una riduzione.

Dal conto suo la Misericordia di Prato ha presentato il servizio di infermiere a domicilio e quello di cura alla persona affidandosi a Openjobmetis, in grado di fornire professionisti nel campo dell’assistenza ad anziani, sia autosufficienti che non, malati e disabili.