Il dialogo tra imprese, istituzioni e operatori pubblici è un tema decisivo, motivo per cui Confcooperative Lavoro e Servizi hanno organizzato un convegno per dare una visione globale sull’applicazione del nuovo codice degli appalti. La leva degli acquisti pubblici continua ad essere rilevante, intorno al 15% del Pil, di cui molte cooperative sono attori nell’erogazione.
L’incontro, dal titolo “Nuovo Codice dei Contratti fra lavoro e sviluppo”, si è svolto alla Camera di Commercio di Prato e Pistoia. Al convegno è intervenuto, con un videomessaggio, il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Tullio Ferrante.
“E’ stato un momento molto costruttivo in cui è emerso, chiaramente, come lavoro e produttività siano un binomio imprescindibile. Aumentare la produttività significa innovare, innovarsi e sviluppare nuovi modelli organizzativi. Senza un aumento della produttività non è possibile pensare ad un aumento dei salari: che è l’obiettivo a cui il Paese deve puntare, per riconoscere un salario giusto quale compenso di un lavoro buono – ha dichiarato Massimo Stronati, presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi -. A tale scopo non è più rinviabile una razionalizzazione delle centrali di acquisto. E’ indispensabile riconoscere ai servizi ed alle opere tariffe adeguate, perché acquistare la qualità vuol dire spendere bene e la qualità va pagata”.
“Siamo molto soddisfatti di aver organizzato in Toscana, e più precisamente a Prato, questa iniziativa. Crediamo che l’approfondimento sul codice dei contratti pubblici sia necessario in quanto da esso passa buona parte della spesa e dell’economia del nostro Paese – ha aggiunto Lorenzo Giuntini, presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Toscana e presidente di Confcooperative Toscana Nord -. Riteniamo fondamentale la responsabilizzazione delle stazioni appaltanti affinché si possa elevare anche la qualità degli operatori economici. La cooperazione occupa una fetta importantissima del sistema economico e proprio per questo riteniamo giusto contribuire, per quanto possibile, al funzionamento del sistema Italia attraverso quello che noi definiamo “il lavoro buono”.
Presente all’iniziativa l’onorevole Erica Mazzetti, dell’ottava Commissione ambiente e responsabile del dipartimento lavori pubblici di Forza Italia-. “Sono molto lieta che nella mia città di Prato, per la quale mi spendo quotidianamente, si sia svolta un’iniziativa così importante e partecipata, su temi che incidono sulla vita di tutti. Per decidere bene la politica, che deve comunque avere il coraggio di scegliere, deve prima ascoltare gli operatori coinvolti come Confcooperative. Mi impegno per tutelare le cooperative che lavorano bene”.
Il governo “non solo ha reso operativo il nuovo codice degli appalti”, basato su “forte semplificazione” e su “principi e contenuti fondamentali realizzare le opere e responsabilizzare stazioni appaltanti e operatori”, dando loro “fiducia e libertà d’azione con un sistema garantista, grazie anche alla revisione delle cause d’esclusione”. “La risoluzione che ho promosso è che tutto io Gruppo di Forza Italia ha portato avanti testimonia la volontà di introdurre dei correttivi al testo – ha ricordato Mazzetti -, visto che ci sono due anni di tempo: ora è in discussione nella Commissione ambiente”. Mazzetti, segretario commissione bicamerale per la Semplificazione e presidente Intergruppo parlamentare “Progetto Italia” ha sintetizzato alcuni dei correttivi tra i quali: “La revisione dei prezzi per i contratti di servizio continuativi, per i quali dobbiamo introdurre revisioni automatiche annuali”, mentre per i servizi di ingegneria e architettura per professionisti esterni devono “cambiare i requisiti per idoneità assunzione”, oltre alle “procedure d’affidamento garantite da pubblicità evidente anche per quello diretto”. “Ciò vale soprattutto per servizi e forniture – ha spiegato – che dovrebbero avere un codice separato dai lavori, per questi ultimi basta un manuale del costruttore”. “Abbiamo ottenuto anche una forma di tutela per i professionisti e i tecnici edili – ha aggiunto Mazzetti. Presto ci sarà, quindi, una cabina di regia per l’equo compenso”. “Sono certa che la politica concreta, che ascolta gli operatori del settore, sia la migliore per fare le opere necessarie alla comunità ma anche servizi e forniture congrue”, ha concluso Mazzetti.