Sono state oltre cento le persone che sabato mattina hanno partecipato all’inaugurazione del tabernacolo di via Selvavecchia a Oste, un’edicola votiva risalente al XIX secolo, che sorge in prossimità dell’argine del rio Stregale. A tagliare il nastro erano presenti il sindaco Lorenzini e il suo vice ed assessore ai lavori pubblici, Simone Calamai, mentre Don Simone, parroco di Oste, ha benedetto il luogo di culto.
«Il restauro del tabernacolo di via Selvavecchia si inserisce in un piano complessivo di recupero del patrimonio storico pubblico, per il quale abbiamo presentato una richiesta anche al Governo tramite l’iniziativa “Bellezza abbandonata”.- spiega l’assessore Calamai- Vogliamo ritrovare i beni culturali, così detti minori, oggi abbandonati a causa delle mutate esigenze sociali, rendendoli nuovamente utilizzabili con finalità didattiche e istituzionali. Nel caso di via Selvavecchia il tabernacolo è diventato un punto di sosta attrezzato lungo la direttrice della pista ciclo-pedonale molto frequentata tra la frazione di Oste e Montemurlo».
Per il lavoro di restauro del tabernacolo il Comune di Montemurlo ha stanziato circa 7mila euro, grazie ai quali è stato consolidato l’argine del torrente Stregale e ripulito e ritinteggiato il tabernacolo. Intorno, invece, è sorta una piccola area di sosta con una panchina e un’adeguata illuminazione.
«Questo semplice intervento consente di recuperare un pezzo della storia locale ed un luogo del cuore per molti cittadini», ha concluso il sindaco Lorenzini.