11 Giugno 2016

Recupero e riuso: c’è anche Prato tra i progetti selezionati in Italia da Banca Etica


Il progetto di recupero e riuso con finalità di inserimento lavorativo da realizzare nella nostra città COME (Capacità ed Organizzazione di una Micro Economia) è stato selezionato tra i 10 migliori ricevuti da Banca Etica arrivati da tutta Italia, ed è stato pubblicato sulla piattaforma di crowdfunding (finanziamento collettivo) www.produzionidalbasso.com.
“Un’intuizione che va nella direzione giusta ed è nella cifra della nostra città – ha dichiarato il vicesindaco Simone Faggi -. Il progetto coniuga tre esigenze: il recupero ambientale, la lotta alla dispersione scolastica e la rivitalizzazione di un territorio difficile”.
L’iniziativa prevede la creazione, in un fondo ricevuto in comodato dall’associazione Recuperiamoci!, di un laboratorio di riparazione e recupero di elettrodomestici, bici e giocattoli, attraverso la formazione di ragazzi marginali e/o che hanno abbandonato la scuola.
“L’obiettivo è mettere a sistema tutta la nostra attività svolta negli ultimi sei anni a Prato e negli ultimi quattro in via Pier Cironi – ha affermato Paolo Massenzi di Recuperiamoci! Onlus – Siamo partiti con oggetti ed elettrodomestici dati dai cittadini, da due anni presenziamo al centro di raccolta di Oste e abbiamo anche già sperimentato il coinvolgimento di ragazzi vittima di abbandono scolastico, che è la parte fondamentale di questo progetto”.
Alla scadenza del 30 giugno deve essere raggiunto almeno il 75% della cifra necessaria per la realizzazione del progetto, che sarà eventualmente completata dalla Banca. L’obiettivo è raggiungere la cifra di 15 mila euro.
Tutti possono dare il proprio contributo ricevendo in cambio una ricompensa: da un attestato di riconoscimento per le donazioni da 10 euro, a un capo di abbigliamento o un piccolo elettrodomestico riparato, fino a un quadro d’autore numerato o alla targa di sostenitore per le donazioni più consistenti.
“Lavoriamo con le associaizioni, che valutano e prendono in carico oggetti prima che diventino rifuti, dal 2015 – ha aggiunto il presidente di ASM Gianluca Tapparini -. Il riuso e il riciclo sono priorità. Per questo nei 3 nuovi centri di raccolta che nasceranno nei prossimi mesi a seguito dell’aumento del porta a porta abbaimo previsto altre collaborazioni”.
L’iniziativa ha il sostegno, oltre che dell’Amministrazione e di ASM, di Legambiente Prato, rappresentata dalla presidente Rita Cecchini; di Laboratorio Archimede, presente con Andrea Scarimbolo; dall’architetto Aurelio Imbrogno e da Neri&Neri comunicazione.
Il link e tutte le informazioni si trovano sul sito dell’associazione www.recuperiamoci.org e sulla pagina Facebook è stato creato un evento dedicato all’iniziativa: scheda progetto www.produzionidalbasso.com/project/abbattiamo-rifiuti-e-creiamo-sostenibilita link breve http://linkpdb.me/10873.
L’associazione Recuperiamoci! Onlus è un network operativo e solidale sul tema del recupero, riuso e riqualifica. Da sei anni recupera e sottrae al ciclo dei rifiuti oggetti ancora integri, o facilmente riparabili, perseguendo la sostenibilità ambientale e sociale, favorendo l’integrazione e il re-inserimento lavorativo di soggetti marginali. Da quattro anni lavora anche per la riqualificazione sociale ed economica di una zona degradata del centro storico di Prato – il “Triangolo nero” – nota alle cronache per tossicodipendenza, mancata integrazione e nuove marginalità.
Grazie ad accordi con ASM SPA (l’azienda di Prato che gestisce rifiuti, servizi ambientali e parcheggi) e alla sensibilità di molti privati, l’associazione è diventata nel tempo un punto di raccolta di oggetti vari. Spesso bastano piccoli interventi per farli tornare perfettamente funzionanti ed essere venduti on-line oppure nei mercatini del territorio, anche in occasione di attività di riqualificazione dei quartieri cittadini promosse o sostenute dall’associazione.

In questi anni ha organizzato oltre 200 microeventi “in strada”, feste, laboratori ambientali per grandi e piccini, esposizione di arredi e oggetti di “ecodesign” e mercatini del vintage.
Ha creato, inoltre, occupabilità per persone disoccupate “over 40” ed avviato percorsi di recupero per ragazzi marginali, riconnettendoli con le famiglie di provenienza o favorendone l’ingresso in comunità/casa famiglia. Recentemente ha realizzato, in collaborazione con l’amministrazione comunale, “Una domenica alla Passerella”, festa di riapertura di un giardino degradato a cui hanno partecipato oltre 2 mila persone.