11 Maggio 2024

Gianni Cenni: “Prato capitale europea della transizione ecologica, cabina di regia con il Governo per l’hub tessile”

I temi dello sviluppo economico costituiranno il primo capitolo del programma elettorale del candidato del centrodestra, che sarà presentato mercoledi 15 maggio


“Prato può diventare capitale europea della transizione ecologica del settore tessile. Una sfida importantissima per il distretto e per tutta l’economia locale ma serve uno scatto in più per l’Hub che aprirà entro il 2026”. Lo afferma Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato del centrodestra, il quale dedicherà ai temi dello sviluppo economico e industriale il primo capitolo del proprio programma elettorale che mercoledì 15 maggio sarà presentato con un grande evento organizzato in uno dei luoghi simbolo della cultura tessile pratese.

“Il Governo ha finanziato con fondi europei il primo Hub tessile italiano che non a caso si fa a Prato e che si candida a diventare centrale nelle politiche di transizione ecologica del settore tessile a livello italiano e comunitario – dice Gianni Cenni – per centrare questo grande obiettivo serve una visione comune e soprattutto serve una regia comune che faccia confluire sul nostro territorio anche flussi provenienti da altri territori, aumentando così la capacità produttiva e, dunque, la competitività”.
“Tra le prime cose che farò se diventerò sindaco – aggiunge Gianni Cenni – c’è quella di coinvolgere il Governo per la costituzione di una cabina di regia per assicurare che lo scatto in più per l’Hub tessile, in un’ottica di lungimiranza, avvenga con procedimenti ordinati e fondi dedicati. Possiamo trasformarci da old economy, quella degli stracci insomma, a new economy e Prato può legittimamente aspirare a diventare capitale del riciclo a livello europeo se non mondiale. E’ bene ricordare da dove partiamo: da un distretto che è il primo per fatturato e per numero di addetti in Europa e il terzo al mondo”.

Il passaggio tracciato dall’Europa è epocale per il comparto tessile, a cui si chiede una produzione più sostenibile e meno impattante di quanto lo sia attualmente: “Questo significa – dice ancora Gianni Cenni – meno consumo di acqua, meno chimica, meno emissioni di CO2 per quanto riguarda la produzione, e poi c’è la parte del fine vita dei prodotti tessili che viene affrontata con sistemi di Responsabilità estesa del produttore che consentono di dotare l’industria di risorse economiche e approvvigionamento di materiali riciclati: ecco che l’inarrivabile competenza del distretto pratese è il vantaggio su cui costruire nuove posizioni di mercato potendo, infatti, offrire tessuti contenenti quota parte riciclata. E’ una strada che ci appartiene”.