Attaccato per l’assenza del suo gonfalone alla festa per la liberazione di Vernio, il Comune di Prato respinge le accuse al mittente e rilancia, lamentando di non essere stato neppure citato, pur presente alla celebrazione. E’ dura la nota diramata dal Palazzo Comunale, in risposta alla polemica sollevata dal municipio vicino.
“In risposta a quanto dichiarato nel comunicato stampa diffuso dal Comune di Vernio – si legge – si fa notare che il Comune di Prato ha aderito per iscritto e anticipatamente al 66° Anniversario della Liberazione di Vernio. Lo testimonia il messaggio inviato dall’Ufficio Cerimoniale allo stesso Comune in data 16 settembre scorso, del quale si riporta integralmente il contenuto: “Su disposizione della Giunta Municipale si comunica che essendo impossibilitati ad inviare il Gonfalone della città, il Comune di Prato aderirà con piacere alla vostra manifestazione con l’invio in forma ufficiale di un suo rappresentante alla manifestazione di Domenica 19 settembre con partenza dal Palazzo Comunale di Vernio per la Torricella”.
“Ha infatti partecipato alla cerimonia il consigliere comunale Luciano Gestri, con la fascia tricolore, in rappresentanza della Città di Prato – prosegue il comunicato del Comune di Prato – Tuttavia lo speaker della manifestazione non ha neppure citato la presenza della nostra rappresentanza, né è stata data lettura del messaggio ufficiale di adesione da parte del Comune. Quanto alla presenza del Gonfalone in questa occasione vi erano difficoltà di carattere organizzativo delle quali ci rammarichiamo. Pare tuttavia pretestuoso e istituzionalmente poco cortese l’atteggiamento del Comune di Vernio che di fronte all’adesione per iscritto e anticipata all’evento, con la presenza di un consigliere comunale in fascia tricolore, non solo manca di citare il Comune di Prato durante la manifestazione ma dirama anche un comunicato stampa di stigmatizzazione il giorno successivo”.